Massacro in una scuola a San Paolo

Sono ancora incerti i numeri sulla sparatoria avvenuta nella scuola pubblica Raul Brasil di Suzano, a una sessantina di chilometri da San Paolo, in Brasile: secondo quanto riferito dai media, almeno 8 persone sarebbero rimaste uccise, 5 di queste bambini. Oltre a loro, sono morti anche i due autori del massacro, due adolescenti che, stando alle prime informazioni, avrebbero fatto irruzione sparando all'impazzata all'interno dell'edificio. Secondo il quotidiano O Globo, uno degli attentatori (che pare sia stato ripreso da una videocamera), indossava una felpa con cappuccio sul quale era raffigurato un teschio. Al termine della sparatoria, i due giovani hanno rivolto le armi contro se stessi uccidendosi. Non è stata per ora resa nota l'età delle loro vittime. Secondo quanto riferito da uno studente, autore di una diretta nei pressi del luogo della strage, lui e i suoi compagni credevano che i colpi uditi fossero di petardi. Secondo i primi dati, i feriti sarebbero 17. Un episodio che ricorda drammaticamente, nella sua modalità e nel suo esito, la strage di Columbine del 1999, quando due adolescenti fecero irruzione nella propria scuola uccidendo 13 persone per poi togliersi la vita al termine della strage. Una dinamica che, peraltro, è stata piuttosto ricorrente anche in Brasile, dove sono stati diversi gli episodi di massacri messi in atto all'interno di istituti scolastici, l'ultimo nell'ottobre 2017, quando un ragazzo di 14 anni aveva ucciso due compagni e ne aveva feriti altri 4, spiegando alla Polizia di essere vittima di bullismo.

L'indagine

A quanto sembra, solo qualche ora prima dell'attacco era stata segnalata un'altra sparatoria a poca distanza: il tutto sarebbe avvenuto in un concessionario appartenente a un uomo che, secondo i media, sarebbe lo zio dei due killer. Le Forze dell'ordine starebbero svolgendo indagini anche in quella direzione, per tentare di capire se vi siano o meno relazioni tra i due episodi. Non è chiaro, al momento, se i due giovani fossero stati in passato studenti dell'istituto. La zona attorno alla scuola è stata evacuata ma la strage era stata già messa e in atto e i due giovani si erano già suicidati quando gli agenti dei reparti speciali hanno fatto irruzione. I killer hanno compiuto il massacro in pochi minuti, prima di spararsi a loro volta senza aver apparentemente lasciato motivazioni circa il loro gesto.

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