Mare Jonio, a terra tutti i naufraghi

Si è concluso il trasbordo dei 31 migranti della Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Humans, da sei giorni al largo delle coste di Lampedusa. Lo  riporta, con un post via Twitter, l'armatore Luca Casarini, il quale non ha trattenuto l'emozione. Appresa la notizia, i naufraghi hanno ripetuto all'unisono “Liberté, Liberté, Liberté”, dopo essere venuti a conoscenza che la Capitaneria di Porto, nella persona del comandante Luigi Tringali, ha deciso di far scendere i naufraghi dall'imbarcazione. E così, una ventata di euforia ha travolto tutti, migranti e volontari, che a ritmo di salti e balli hanno sciolto le lacrime in calorosi abbracci: “Finalmente!” ha scritto in un conciso post via Twitter la Mediterranea, lasciando parlare le immagini, quel linguaggio del corpo che interpreta, senza sfumature, la comune radice della fraternità:

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Sciopero della fame

Al momento del salvataggio, sulla nave v'erano 37 uomini, 26 donne, 13 minori non accompagnati e 22 bambini. Si è giunti, così, a una svolta nel caso, che rischiava di precipitare drammaticamente dopo che, trascorsa una notte concitata durante la quale sono stati portati via tre naufraghi in barella, i migranti avevano optato per uno sciopero della fame: “Siamo pronti a morire piuttosto che continuare in questo modo” avevano detto. Ad aggravare il già precario equilibrio psico-fisico dei migranti, una burrasca con vento fortissimo (oltre 25 nodi) che, la scorsa notte, li ha sorpresi mentre si accingevano a dormire. 

Condizioni sanitarie al limite

Dopo una notte difficile, alle autorità portuali sono state inviate due relazioni mediche, a seguito delle quali la Capitaneria di Porto ha annunciato lo sbarco immediato. Nei giorni scorsi, l'Ong aveva inviato una mail alle autorità e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica, denunciando il “grave deterioramento delle condizioni sanitarie” sull'imbarcazione. Date le premesse, per Mediterranea sarebbe stato necessario trasbordare tutti nonostante sia in vigore il decreto sicurezza bis: “La logica e il buon senso sono stati più forti di ogni decreto e ogni delirio sovranista” ha commentato Cecilia strada.