Libia, bombe su centro di detenzione: strage di migranti

Un raid aereo avrebbe ucciso decine di civili in Libia. Secono le prime informazioni, il bombardamento sarebbe statoeffettuato dalle forze del generale Khalifa Haftar a Tajoura, periferia a est di Tripoli, e avrebbe colpito accidentalmente un centro di detenzione per migranti. Una quarantina per il momento il numero delle vittime. La Libia è il principale punto di partenza per i migranti dall’Africa diretti in Europa. Attualmente, sono almeno 3.800 i migranti illegali detenuti nei centri di detenzione libici considerati “a rischio” a causa dei combattimenti tra le forze fedeli al presidente Fayez al Sarraj e quelli che obbediscono al comandante Khalifa Haftar.

Immagini choc

La notizia è stata lanciata su Twitter da Emergenza 24 che ha scritto: “diverse fonti locali riportano bombardamento di un campo di migranti con molte vittime – In attesa di conferme ufficiali”, mentre Guma El Gamaty, capo del partito dei Taghyeer in Libia e membro del gruppo libico per il dialogo politico, sempre su Twitter, ha parlato di cifre molto superiori, scrivendo che “oltre 100 persone, incluse donne e bambini, sarebbero stati uccise”. Il ministero della Salute del governo sostenuto dall'Onu aggiunge che nel bombardamento sul centro di detenzione di Tagiura sono rimasti feriti almeno 80 migranti. La carneficina è testimoniata da decine di immagini su internet che mostrano i corpi senza vita dei migranti africani, o quelli trasportato d’urgenza nei centri medici e sottoposti a interventi chirurgici. Il Governo di accordo nazionale di Sarraj, riconosciuto dalle Nazioni Unite, ha diramato un comunicato in cui ritiene responsabile della strage il sedicente Esercito nazionale libico (Lna) guidato dal “criminale di guerra Khalifa Haftar”. La Libia è divisa tra due governi in guerra e le forze di Haftar controllano gran parte dell'est e del sud del Paese.