La polizia uccide un afroamericano nel Wisconsin a 50 anni dalla marcia di Selma

Nel giorno in cui gli Stati Uniti ricordano la marcia di Selma del 7 marzo 1965 per i diritti degli afroamericani un diciannovenne di colore è stato freddato dalla polizia di Madison, capitale del Wisconsin. La notizia è stata riferita da Micheal Koval, a capo delle forze dell’ordine locali. La vittima dovrebbe essere il giovane Tony Robinson anche se le autorità non ne hanno ancora dato conferma. L’uccisione ha scatenato le proteste della comunità cittadine e decine di persone si sono radunate sul luogo del delitto assieme ai membri dell’organizzazione  Young Gifted and Black che, sulla pagina Facebook ‘FergusonToMadison, accusa gli agenti di aver sparato a una persona disarmata.

Koval ha fatto sapere che il poliziotto coinvolto si era recato sul posto a seguito di una telefonata nella quale veniva segnalata una persona che saltava in mezzo al traffico, creando pericolo per la sicurezza degli automobilisti. Ma la spiegazione non ha convinto le istituzioni Usa e il dipartimento di Giustizia ha aperto un’indagine per accertare le cause dell’accaduto. Di sicuro il fatto avviene in un momento difficile per l’ordine pubblico americano, a pochi mesi dai fatti di Ferguson e dall’uccisione di altri cittadini afroamericani da parte dei cop statunitensi.

Per di più, come si diceva, a 50 anni dalla “Bloody Sunday” americana, durante la quale 600 attivisti furono attaccati dalla polizia con manganelli e lacrimogeni mentre attraversavano l’Edmund Pettus Bridge di Selma, in Alabama. Proprio ieri Barack Obama, in una cerimonia alla Casa Bianca, aveva ricordato l’evento, cui è stato anche dedicato un film premiato nell’ultima Notte degli Oscar. Nella manifestazione di oggi il Presidente sfilerà insieme al suo predecessore George Bush. Tra i politici e le altre celebrità attese ci saranno Oprah Winfrey, conduttrice che è tra i protagonisti del film “Selma”, e Lady Gaga. Obama verrà accompagnato inoltre dalla moglie e dalle figlie, la prima first family’afroamericana, e da una folta delegazione del Congresso, con esponenti democratici e repubblicani.