JOBS ACT, NUOVI SCONTRI A PARIGI: 32 FERMI E 16 FERITI

Nonostante la tanto discussa e “odiata” legge di riforma del lavoro, conosciuta anche come legge El Khomri dal cognome della ministra del lavoro, sia ormai passata, non si placa il malcontento dei cittadini francesi che sono scesi di nuovo in piazza per manifestare. Come già successo prima dell’estate, è stata poca la partecipazione ai cortei nonostante si siano svolti in più città contemporaneamente, ma è stato molto alto il livello degli scontri. I dimostranti contro la legge della ministra del Lavoro Myriam el Khomri promulgata lo scorso agosto, a Parigi, sono stati in tutto fra i 12.500 e i 13.500 secondo la polizia, 40.000 secondo il sindacato Cgt.

Nella sola capitale francese, si è verificata una vera e propria guerriglia urbana che alla fine della giornata si è tradotta in 32 fermi e 16 feriti, un manifestante e 15 agenti. La polizia, come avviene da quando c’è lo stato d’emergenza per il terrorismo, ha completamente blindato il percorso fra Bastille e Republique con barriere insormontabili, guardate a vista da 1.200 poliziotti e gendarmi in assetto antisommossa.

Mentre veniva intimato l’ordine di disperdersi, i manifestanti che si trovavano in fondo al corteo – passamontagna sul volto, mazze e molotov in mano – hanno cominciato le incursioni, come accaduto in quasi tutte le altre 13 occasioni delle mobilitazioni anti-jobs act. La polizia ha caricato e sparato lacrimogeni, alla fine il bilancio è stato pesante: i feriti sono stati 16, secondo il conto serale del ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, un manifestante e 15 poliziotti, due dei quali in modo grave. In particolare, uno dei due uomini delle forze dell’ordine è stato colpito da una molotov e le fiamme lo hanno avvolto in pochi secondi. Le immagini sono rimbalzate in tutti i telegiornali e sul web. Il secondo poliziotto ferito in modo grave, è stato raggiunto alla testa dal lancio di un oggetto ed ha dovuto essere trasportato in elicottero verso il pronto soccorso.