Scomparsa di Iuschra Gazi, si riapre il caso: trovato un cranio umano

Iuschra Gazi, la 12enne di origini bengalesi affetta da autismo, era svanita nel nulla nel luglio del 2018 durante una gita

La piccola Iuschra Gazi, la 12enne di origini bengalesi svanita nel luglio del 2018

Un teschio di piccole dimensioni è stato ritrovato nelle scorse ore nei boschi di Serle, in provincia di Brescia. Secondo il “Giornale di Brescia”, il teschio è stato recuperato nella stessa zona dove si erano concentrate le ricerche di Iuschra Gazi, la 12enne di origini bengalesi affetta da autismo svanita nel nulla nel luglio del 2018 durante una gita con gli operatori della Fobap, Fondazione bresciana di assistenza a psicodisabili.

La piccola era allontanata scappando verso i sentieri per poi non essere più ritrovata. Le ricerche, condotte da Protezione civile e unità cinofile, erano state interrotte quasi un mese dopo, ai primi di agosto.

Omicidio colposo

Il caso giudiziario era stato chiuso nei mesi scorsi con la condanna per omicidio colposo a otto mesi, in virtù di un patteggiamento per l’operatrice dell’associazione che durante la gita aveva il compito di controllare la bambina.

Il caso è stato poi riaperto ieri, 4 ottobre, dopo che un cacciatore ha trovato, intorno alla Valle del Garza e ai piedi dell’altipiano del Cariadeghe, il cranio intatto di una persona non adulta. Il cacciatore ha subito allertato i carabinieri.

Conche carsiche

Saranno gli accertamenti medici ora a stabilire se i resti trovati siano proprio della ragazzina. Nella zona sono presenti diverse conche carsiche e non è escluso che la giovane Iuschra sia tragicamente caduta all’interno.

L’appello del papà

“Nessuno mi ha avvisato. Adesso aspettiamo di vedere se quelle ossa sono di Iuschra”. Lo ha detto all’ANSA Mdliton Gazi, il padre della 12enne bengalese. “Io spero sempre possa essere viva mia figlia, ma adesso vediamo con queste ossa trovate” ha detto il padre che aveva seguito ogni giorno le ricerche. “Da papà spero sempre possa tornare. Cosa è successo quel giorno ancora non l’ho capito”.