Insegnanti: nel mondo ne mancano 69 milioni

Young Teachers: The future of the Profession” è il tema centrale e anche il titolo scelto per l'edizione 2019 della Giornata mondiale degli insegnanti che cade oggi, 5 ottobre. La giornata commemora la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell'Unesco sullo status di insegnante, che si occupano dei diritti e delle responsabilità dei professionisti della formazione su scala mondiale. In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, il Direttore Generale dell'Unesco Irina Bokova ha definito, in un messaggio, il compito dei docenti come “delicatissimo e di grande responsabilità”: sono proprio gli insegnanti ad accompagnare la crescita di ragazze e ragazzi, trasmettendo loro conoscenze e competenze che si riveleranno utili per affrontare il percorso della vita e superare le immancabili difficoltà. “Ma soprattutto (l'insegnante) aiuta ogni persona, fin da piccola, ad inserirsi in un contesto sociale, fatto di regole e diritti, relazioni e rispetto, possibilità e limiti, aprendo orizzonti di comunicazione in cui gestire la libertà soggettiva e quella degli altri”.

Pochi maestri

La ricorrenza, promossa dall'Onu, ha anche l'obiettivo di suscitare riflessioni sul ruolo dei professionisti della formazione, sulle sfide che affrontano quotidianamente e sulle difficili condizioni di lavoro a cui sono spesso sottoposti, specie nei Paesi poveri o in zone di guerra. Difficoltà che, secondo l'Onu contribuiscono a una grave carenza di insegnanti. Nello specifico, per le Nazioni Unite, sarebbe necessario reperire 69 milioni di nuovi insegnanti entro il 2030 per “colmare il bisogno di educatori e garantire a tutti l'accesso alla conoscenza, uno dei diritti fondamentali dell'uomo”. Alla Giornata, Google ha dedicato oggi un Doodle speciale.