Incubo in un asilo: in manette tre maestre

Sono tre le maestre di un asilo nido di Rodengo Saiano, in provincia di Brescia, che sono finite in manette con l'accusa di maltrattamenti aggravati sui bambini che ogni giorno venivano loro affidati. Per le tre, la Procura di Brescia aveva chiesto i domiciliari, ma il giudice per le indagini prelimanari ha disposto l'obbligo di firma

Riprese dalle telecamere

L'indagine della polizia era iniziata nel dicembre scorso. L'operato delle tre è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza installate nell'asilo nido dagli inquirenti in seguito alla prima denucia di un genitore che aveva notato un cambiamento dell'umore del figlio e alla luce del racconto di una ex dipendente dello stesso asilo. Nei video si vedono i bambini spinti a terra e si sentono parolacce di quelle che dovevano essere le loro educatrici. 

Salvini: “Pene severe”

“Fermate tre maestre accusate di maltrattamenti sui bimbi in un asilo della provincia di Brescia. Sono orgoglioso della battaglia della Lega per mettere telecamere in asili, scuole e case di riposo. Bisogna fare in fretta, chi tocca i bambini o gli anziani merita pene severe e nessuna pietà“. E' quanto ha affermato il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in un post su Twitter

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I casi precedenti

Purtroppo, la vicenda in provincia di Brescia non è un caso isolato, ma è solo l'ultima in ordine di tempo. Il 28 marzo scorso, due educatrici, una maestra di asilo e la titolare di un nido sono state finite agli arresti domiciliari in Lombardia per maltrattamenti verso i piccoli loro affidati. E ancora, a febbraio, i Carabinieri di Siena hanno fatto scattare le manette ai polsi di una sedicente educatrice che aveva organizzato un nido domiciliare nella sua casa. La donna era stata denunciata da due mamme e da una ex collaboratrice. Un altro caso era venuto alla luce, a gennaio, nella zona dei Castelli Romani. I carabinieri della compagnia di Velletri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di tre maestre e una collaboratrice scolastica perché ritenute responsabili di maltrattamenti su bambini all'interno di un asilo.