Incidente Flixbus, le vittime salgono a due

Si è conclusa nel modo più tragico la lotta per la vita di Roberto Tonoli, l'autista 61enne in quel momento passeggero del Flixbus che, il 16 dicembre scorso, si è schiantato contro un muro mentre viaggiava nei pressi di Zurigo. Un incidente provocato dalle avverse condizioni climatiche e dall'asfalto gelato e coperto di neve, con il bus vittima di uno sbandamento e di un terribile impatto con il muro dell'Autostrada A3 tra Coira e Zurigo. Finora, il bilancio delle vittime era fermo a una donna genovese. Tonoli aveva da poco ceduto la guida a un collega quando il Flixbus è slittato sull'asfalto provocando l'incidente fatale: la notizia della sua morte, dopo 20 giorni di agonia, è arrivata direttamente con una nota della compagnia, nel quale si legge che “i pensieri sono rivolti alla famiglia e agli amici dell'autista”.

L'agonia

Tonoli, assieme al suo collega, era stato ricoverato d'urgenza in ospedale, entrando in coma dopo un intervento urgente a una gamba che presentava lesioni gravissime. L'autista Mauro Federico, alla guida del mezzo al momento dello schianto, era riuscito a mettersi in contatto con la sua famiglia. Nonostante gli sforzi dei medici, però, Tonoli non si è mai ripreso dal coma, spirando dopo aver lottato strenuamente per la vita. La sua carriera, per oltre vent'anni, lo aveva visto titolare di una ditta propria, poi chiusa per passare di lì a poco alla guida dei pullman a lunga tratta. Il Flixbus dell'incidente era partito da Genova, con direzione Dusseldorf, in Germania, nonostante le condizioni precarie del tempo e le previsioni di neve.

Il bilancio si aggiorna così a due vittime e oltre quaranta feriti. La donna rimasta uccisa sul colpo il 16 dicembre scorso aveva 38 anni, madre di una bambina di 9 e, quel giorno, festeggiava il suo compleanno. Viaggiava sul bus per recarsi in visita dai parenti residenti a Stoccarda.