Incendio in un capannone di braccianti: muore una nigeriana

Tragedia a Metaponto di Bernalda (Matera) dove una donna è morta a causa di un incendio divampato in un capannone dove stabilmente vivono decine di migranti impegnati nella raccolta nei campi agricoli. Nei capannoni dell'ex industria “La Felandina” i migranti vivono da anni in condizioni precarie. La vittima è una donna nigeriana; i soccorsi non sono ancora riusciti a recuperare il corpo in quanto si trova in una posizione rischiosa, a causa della presenza di alcune bombole di gas. 

La dinamica dell'incidente

E a causare l'incendio potrebbe essere stata proprio l'esplosione di una delle bombole piena di gas. Gli investigatori, coordinati dalla pm di Matera, Maria Christina De Tommasi e dal questore Luigi Liguori, stanno indagando proprio in questa direzione. L'incendio è stato spento dopo quattro ore dai vigili del fuoco, arrivati dai vari presidi della zona: dei tre capannoni, uno – quello dove è stato trovato il cadavere – è andato completamente distrutto, gli altri due hanno subito danni minori. 

Il sindaco Tataranno: “Pochi mezzi e tanti problemi da affrontare”

“Prima di tutto viene il dolore che è una priorità in una situazione complessa come questa, legata a un problema mondiale come quello dei migranti, che è gestito in primis dagli amministratori locali con pochi mezzi e tanti problemi da affrontare“, ha dichiarato all'Ansa il sindaco di Benalda, Domenicao Tataranno, commentando la morte della migrante nigeriana. “Abbiamo da tre mesi un'ordinanza di sgombero degli immobili, occupati da circa 500 persone, ma i tempi della burocrazia sono quelli che sono”. “Occorre – ha aggiunto il primo cittadino di Bernalda – trovare delle alternative- Abbiamo scritto a tutti: Governo, alle istituzioni locali, ma il problema è ancora qui. Attendiamo anche che il Demanio, proprietario degli immobili, provveda a murare gli accessi ai capannoni della ex Felandina”.