Il tenore Placido Domingo accusato di molestie sessuali

Un’altra celebrità al maschile, stavolta del mondo del bel canto e dell’opera teatrale, finisce nel torbido vortice delle accuse per molestie sessuali. Si allunga ancora la lista di chi avrebbe usato il proprio ruolo di fama e prestigio – e quindi potere – per ricattare una, due o più donne. Promettere loro una chance nel mondo dell’arte in cambio di favori sessuali o minacciarle se si fossero rifiutate di cedere alle sue attenzioni. Placido Domingo, 78enne tenore spagnolo e leggenda del canto insieme a Luciano Pavarotti e José Carreras oltre che a lungo direttore artistico del Teatro dell’opera di Los Angeles, è stato accusato di molestie da diverse donne che hanno raccontato la loro storia direttamente all’agenzia di stampa americana Associated Press, di come in alcuni casi la loro carriera abbia preso una piega negativa dopo le loro resistenze. Il direttore d’orchestra e cantante smentisce: “Solo relazioni consensuali”.

Le testimonianze

Per circa trent’anni, dalla fine degli anni Ottanta, secondo le sue accusatrici Domingo avrebbe sfruttato il suo fascino personale, il suo carisma e il suo ruolo come direttore artistico a Los Angeles per avere rapporti con ragazze molto giovani e appena agli inizi della loro carriera. A denunciarlo alla stampa sono in nove, otto ballerine e una cantante, che hanno raccontato come Domingo tenesse dei comportamenti che le mettevano a disagio mentre erano al lavoro in teatro o in altri contesti, toccandole in macchina o telefonando a casa loro anche di notte. Una di loro ha raccontato di aver ceduto alle sue pressioni ed avere avuto con la leggenda dell’opera due rapporti sessuali, dopo una lunga lista di molestie. Baci sul palco, mani intorno alla vita. Ripetuti inviti ad appuntamenti a pranzo o nel suo appartamento, magari con la scusa di parlare di lavoro. In uno dei due loro incontri clandestini, in un albergo di Los Angeles, Domingo le avrebbe anche lasciato dieci dollari “per pagare il parcheggio”, secondo la testimonianza della donna. Ma la lista delle molestie raccontate dalle nove presunte vittime sarebbe anche più lunga: messaggi espliciti nella segreteria telefonica, improvvisi ingressi nei camerini delle ragazze, baci e carezze indesiderati. Sette delle presunte vittime avrebbero inoltre raccontato che tutte le sue promesse di carriera, per cui loro si sono sentite ricattate, messe in dubbio e prostrate, non si sono mai realizzate. Né lui le avrebbe mai richiamate per lavorare insieme dopo i loro ingaggi con altre compagnie d’opera.

Mai sole con lui

A distanza di tanto tempo, l’unica donna ad aver parlato all’Ap senza chiedere l’anonimato è stata la ex mezzo soprano Patricia Wulf, che ha lavorato con Domingo a Washington e lo ha definito “quasi un Dio nel nostro mondo”. Tutte le altre otto accusatrici sostengono di essere ancora in attività nel mondo dell’opera e hanno paura di una pubblicità negativa sulle loro posizioni, per cui non hanno acconsentito ad usare il loro vero nome. L’Associated Press spiega che queste donne non hanno potuto fornire una documentazione, delle prove a sostegno dei loro racconti. Ma i giornalisti hanno verificato in maniera indipendente i loro racconti e le tappe della loro carriera, trovando conferma sul periodo e sulla compagnia dove avevano lavorato con Domingo. Ap avrebbe anche sentito amici e colleghi delle nove donne. Diverse decine tra cantanti, ballerini, insegnanti, tecnici e amministratori  avrebbe raccontato di aver assisto per anni ai comportamenti disinibiti di Domingo con le giovani donne. Dall’inchiesta dell’Ap, emerge che nell’ambiente artistico fossero noti gli atteggiamenti inappropriati del cantante spagnolo. “C’è tutta una tradizione orale per mettere in guardia le donne nei confronti di Domingo”, racconta una fonte dell’Associated press che non risulta tra le accusatrici: “Evitate d’interagirci e non rimanete da sole con lui per nessuna ragione”. Le nove donne hanno raccontato infatti di essere state più volte avvisate dai colleghi di non prendere nemmeno l’ascensore da sole con lui e, in caso di un invito a pranzo, non bere alcolici e andare in un locale pubblico.

La replica di Domingo

La leggenda vivente del canto operistico, sentito da Ap, non avrebbe risposto nel dettaglio delle accuse rivolte. Ha però diffuso un comunicato in cui fornisce delle generiche spiegazioni e si scusa per il male che ha causato. “Le accuse di queste donne sono molto preoccupanti, e inesatte per come sono state raccontate”. Prosegue: “Ciononostante, fa male sentire che potrei aver turbato qualcuno o averlo messo a disagio, nonostante le mie migliori intenzioni. Credo che tutte le mie interazioni e relazioni siano sempre state bene accette e consensuali”. E aggiunge una riflessione, in conclusione. “Tuttavia, riconosco che le regole e gli standard con i quali ci dobbiamo – e dovremmo – misurare oggi sono molto diversi da quelli del passato”. In epoca di #metoo, il muro del silenzio viene giù.