Il barchino affonda, interviene un rimorchiatore

Carebbero stati recuperati da un rimorchiatore i 120 migranti a bordo di un barchino che, secondo le teleefonate arrivate da bordo con il telefono satellitare, era vicino all'affondamento. L'imbarcazione giunta in soccorso sarebbe in servizio presso le vicine piattaforme petrolifere e, secondo quanto riportato, dopo aver preso i migranti starebbe ora aspettando l'arrivo di una motovedetta della Guardia Costiera libica, data in avvicinamento alcune ore fa. La stessa Gc ha comunicato ai colleghi italiani di aver preso il coordinamento delle operazioni di soccorso.

L'allarme

Centoventi persone a rischio annegamento, nel corso di quella che si stava profilando come l'ennesima possibile tragedia del Mediterraneo. L'ultimo disperato grido d'aiuto è arrivato proprio dall'imbarcazione in fase di affondamento nelle acque al largo della Libia: “Imbarchiamo acqua. Correte, stiamo annegando tutti”. Un messaggio arrivato alle 19.32 e raccolto dal servizio Alarm Phone, il quale ha a sua volta lanciato l'allarme alle imbarcazioni più vicine. Fra queste non ci sarebbe la nave Mare Jonio, sulla quale si trova il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, distante diverse miglia nautiche: “Centoventi persone rischiano di annegare adesso – ha scritto su Twitter il deputato -. Abbiamo informato il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta. Il gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate. Noi siamo a più di otto ore di navigazione”.

L'allarme

Sul barchino ci sarebbero, fra i 120 migranti, anche donne e bambini: “Abbiamo ricevuto una prima segnalazione attorno alle 16 – ha detto ancora Fratoianni -, parlava di un gommone in difficoltà e forniva delle coordinate.  Le imbarcazioni Ong si sono dirette verso la zona segnalata, hanno informato il centro di coordinamento di Roma (Imrcc) e hanno tentato di contattare i libici senza avere risposta. Alle 19 è arrivata la nuova segnalazione, è stato di nuovo contattata Roma che ha fatto delle verifiche e ha richiamato la Mare Jonio dicendo che c'era effettivamente una barca in difficoltà ma in un altro punto – spiega ancora Fratoianni”. Stando al resconto del deputato, sembra che nella zona dell'incidente si stia recando una motovedetta libica e che “sia 'Open Arms' sia 'Mare Jonio' hanno invertito la rotta e stanno andando verso il punto indicato, dove arriveranno in piena notte”.

Soccorsi

La competenza nella zona (il naufragio sarebbe avvenuto di fronte alle coste di Zuwara) spettava alla Guardia Costiera libica dalla quale, però, in un primo momento non erano arrivate risposte ufficiali, nonostante fosse stata data la notizia della motovedetta in avvicinamento. Una circostanza inizialmente non garantita da fonti ufficiali, dal momento che, in precedenza, non erano arrivate risposte ai numeri d'emergenza né l'allarme Navtext. A localizzare la posizione del barchino, invece, sarebbe stata proprio la Guardia Costiera italiana, riuscita a isolare il numero del satellitare dal quale è stata effettuata la prima telefonata di emergenza.