I giudici tolgono la figlia ai “genitori anziani”

Il caso della bambina tolta ai genitori di Casale Monferrato perché “troppo anziani” è chiusa. La Cassazione ha confermato l'adottabilità della bimba nata dalla coppia, perché la mamma e il papà sono stati ritenuti incapaci “di comprendere quali siano i bisogni emotivo affettivi e pratici” della bimba, e risultando il padre “totalmente dipendente” dai desideri della moglie “chiusa in un processo narcisistico”. La Suprema Corte sottolinea che i due, 63 anni lei e 74 lui, hanno riportato “valutazione tecniche univocamente negative in ordine all'idoneità genitoriale”.

E' stata così confermata la sentenza della Corte di Appello di Torino del marzo scorso. Gli ermellini hanno rilevato che la decisione non è basata soltanto sull'episodio dell'abbandono della bimba in auto per alcuni minuti. Né, specifica la Suprema Corte, la decisione è stata presa basandosi esclusivamente sull'età di genitori. Si precisa nella sentenza che per giungere al verdetto definitivo sono stati presi in esame ulteriori elementi.

La bambina è nata a Torino nel 2010. Tre anni dopo, nel 2013, era stata dichiarata adottabile sia dalla Corte d'Appello sia dalla Cassazione perché i genitori erano considerati troppo anziani e “sbadati”. Poi il lungo iter processuale, i ricorsi, le sentenze e gli annullamenti, a giugno 2016 sembrava che la bambina potesse tornare ai genitori naturali, dopo esser stata adottata da un'altra coppia. Oggi invece sulla vicenda è stata posta la parola fine: la bambina verrà allontanata dai suoi genitori per essere adottata.