Gli zii del piccolo di Giuseppe: “Impianti non a norma, nostro nipote è stato ucciso”

“Non vogliamo sentire dire che la morte di Giuseppe è un incidente. Questo è un omicidio. Lo hanno ucciso quel bambino. Non si può lasciare una casa in quelle condizioni, distruggere una famiglia intera per poche centinaia di euro“. Sono le parole piene di rabbia e sgomento di Antonino e Giuseppe Sansone, i fratelli di Vincenza, la casalinga di 41 anni scampata al terribile incendio di Casella nel quale ha perso la vita il piccolo Giuseppe di 6 anni ed è rimasto gravemente ferito suo padre.

Le lettere al proprietario

“Nostro cognato – spiegano i due fratelli – aveva anche interpellato dei tecnici che avevano evidenziato tutto questo ma il proprietario non aveva mai fatto nulla”. I Sansone avevano puntato il dito sulle mancanze del padrone di casa sin dai primi momenti dopo la tragedia. A loro dire, il cognato aveva inviato al padrone di casa almeno quattro lettere in cui gli evidenziava come l’impianto elettrico e termico non fossero a norma e chiedeva che venissero effettuati i lavori.

La Procura indaga sulle condizioni dello stabile

“Cercheremo di fare chiarezza sulle condizioni in cui versava lo stabile quando è stato affittato”, assicurano dalla Procura. Intanto, il sostituto procuratore Paola Crispo ha aperto un fascicolo di indagine per i reati di incendio, omicidio colposo e lesioni. Al momento non ci sono indagati.

“L’indagine – proseguono dalla procura – è stata affidata ai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di San Martino e alla squadra di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. I primi nelle prossime ore acquisiranno tutta la documentazione possibile e interrogheranno le persone interessate, i secondi dovranno dire con certezza cosa ha provocato l’incendio”. “È fondamentale – ha spiegato ieri il procuratore capo Francesco Cozzi – capire cosa abbia originato il rogo”.

Tuttavia, le condizioni in cui si trova ora lo stabile rendono l’intera oprazione assai complessa. A quarantotto ore dal rogo che ha provocato il crollo del tetto, non è stato ancora possibile stabilire se ad innescare l’incendio possa essere stata la canna fumaria ostruita oppure un corto circuito all’impianto elettrico.