Giallo sulla morte di Kaos, il cane-eroe di Amatrice

Cosa è successo a Kaos, il cane eroe di Amatrice? Il quadrupede che, con la forza delle sue zampe, ha scavato fra le macerie del paese laziale distrutto dal terremoto di due anni fa, è stato trovato morto dal suo padrone pochi giorni fa, apparentemente vittima di un avvelenamento. Non così secondo i medici che hanno svolto l'esame autoptico sul corpo del pastore tedesco: ad analisi compiuta, come rivelato dal 'Messaggero', pare che il cane sia stato ucciso non da una sostanza tossica ma da un infarto, o comunque da una malformazione cardiaca che ne ha causato il decesso. Problemi al cuore insomma, e non una somministrazione, volontaria o meno, di sostanze letali. Un verdetto che, però, continua a non convincere il padrone di Kaos, il quale sostiene con ancor più convinzione che il suo cane-eroe è stato avvelenato.

Fabiano: “Vogliono insabbiare”

“Non ci credo più a questa buffonata – ha fatto sapere il proprietario del pastore tedesco, Fabiano Ettorre -, penso che vista la grande risonanza qualcuno tenterà di mettere a tacere la storia. Hanno sequestrato la salma in un batter d’occhio e poi, dopo 48 ore, è stato imposto il silenzio assoluto. Alla fine diranno che è morto cadendo dal balcone”. Parole dure che mettono in dubbio gli esami sul corpo del cane e lasciano aperto il dibattito dell'opinione pubblica su un caso che ha destato molto scalpore in tutta Italia. Kaos, infatti, era diventato il simbolo dei soccorsi che, nei giorni post-sisma, avevano visto impegnati centinaia di uomini per cercare di estrarre i corpi dalle macerie dei comuni del Centro Italia devastati. Il suo fiuto si era rivelato fondamentale per rintracciare uno dei dispersi.

Piste aperte

Per risposte più complete bisognerà attendere i risultati degli esami tossicologici, per i quali però occorrerà ancora un po' di tempo: “Ancora non abbiamo i risultati ufficiali – hanno fatto sapere i Carabinieri della Forestale che si stanno occupando dell'accaduto, con la coordinazione del pm de L'Aquila, David Mancini -. Preferiremmo parlare dopo aver valutato bene la situazione. E’ una situazione seria, complessa”. Del resto, sull'ipotesi dell'infarto non è stato solo il padrone del cane, Fabiano, a esporre i propri dubbi ma anche i due veterinari genovesi che hanno esaminato il suo corpo. Per avere chiarimenti, però, sembra sarà necessario ancora altro tempo.