A Genova si calmano le acque, ma resta l’allerta

[cml_media_alt id='10907']angeliù[/cml_media_alt]A Genova, la notte appena trascorsa è stata relativamente tranquilla. Dopo la grande alluvione d giovedì sera che ha inaugurato giorni di angoscia e paura, le piogge che si sono riversate nelle ore notturne non hanno provocato particolari problematiche. Ma i danni restano e la Liguria, ancora una volta, è completamente devastata dai forti torrenti provocati dalle esondazioni dei fiumi: macchine, cassonetti, detriti e cemento sono sparsi assieme a fango per tutte le strade delle cittadine coinvolte. La prima stima dei danni pubblici, secondo il sindaco Massimo Doria, raggiunge al momento i 200 milioni di euro.

Ma grazie ai social network, centinaia di giovanissimi da tutta Italia sono tornati ad aiutare i cittadini liguri: dopo aver rispolverato le magliette dell’alluvione 2011 con la scritta “non c’è fango che tenga”, sono accorsi nuovamente a fare “quel che si può” per salvare la città dalla disastrosa calamità. Li chiamano gli “angeli del fango” e armati di vanga, guanti e stivaloni da cantiere stano ripulendo vicoli, negozi, strade, cantine e persino intercapedini e garage. Affiancano il personale e i titolari degli esercizi commerciali a caricare i camion dell’Amiu, l’azienda di igiene urbana del Comune di Genova, e tra sorrisi e ottimismo sono già sparsi per le vie più importanti del territorio. I genovesi mostrano la loro gratitudine sorridendo, ringraziandoli, distribuendo gratuitamente panini e bibite e la situazione, finalmente, sembra esser “sfuggita” dalla morsa dei torrenti e tornata nelle mani della gente.

L’allerta, tuttavia, resta al massimo livello: l’amministrazione ha annunciato la permanenza del rischio idrogeologico – a “criticità rossa” – per tutta la regione fino a domani, mentre il sindaco ha riconfermato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. E nel caos che è seguito all’alluvione, si sono verificati anche numerosi fenomeni di sciacallaggio: ieri mattina, ad esempio, sono state inflitte pene dai 4 ai 16 mesi con processi per direttissima a quattro romeni e due albanesi per aver rubato all’interno di negozi alluvionati nel centro di Genova.
Il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, al vertice di ieri al quale hanno partecipato anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti, Burlando e il sindaco di Genova Marco Doria, ha affermato che “Genova è una città delicata. Siamo ancora in piena emergenza e le previsioni non sono confortanti. Tutte le nostre strutture devono essere finalizzate a gestire questa situazione”.