GENOVA, AGGREDITO PERCHÉ CREDUTO GAY: UN UOMO IN FIN DI VITA

E’ bastata un’occhiata per far scattare il pestaggio. Vittima un quarantenne che salito al capolinea dell’autobus 1 di Genova e che alla furiosa domanda di una ragazza: “Gaby perchè guardi il mio fidanzato?”, ha risposto di essere “sovrappensiero”. Il gruppo però, almeno sei persone, cercava la rissa e si è avventata contro l’uomo che si trovava in compagnia di un amico. Nel branco anche due ragazze che non si sono risparmiate infierendo sul volto, sulle gambe e sulla schiena e usando anche delle catene.

Il quarantenne rientrato a casa ha raccontato tutto alla compagna, spiegando che li avevano colpiti perchè li credevano omosessuali. I danni dell’aggressione però erano ben più gravi di quanto si immaginasse e dopo una settimana un ematoma cerebrale lo ha ridotto in fin di vita. L’intervento chirurgico dei medici dovrebbe averlo salvato in extremis ma per ora Marco (nome di fantasia) ancora non risponde.

Sul caso è stata aperta un’inchiesta giudiziaria per tentato omicidio. Nel mirino della polizia è finito un gruppo di giovani che vivono in quartiere popolare di Genova, ma al momento nessuno ancora è stato identificato. L’unica denuncia è scattata per l’autista del bus, accusato di “favoreggiamento” in quanto nonostante abbia assistito alla scena, non è intervenuto né con una telefonata, né cercando soccorsi.