Frontale a bassa velocità fra due treni: sette feriti

Poteva finire in tragedia lo scontro frontale fra due treni di Trenord sulla linea Milano-Asso, avvenuto mentre i due convogli transitavano nel tratto fra Arosio e Merone, nel comasco. I treni stavano fortunatamente viaggiando a bassa velocità quando si sono ritrovati uno di fronte all'altro sul medesimo binario e, probabilmente per questo, non si sono registrate vittime. Sette persone sono rimaste ferite in modo non grave, mentre altre 50 sono rimaste contuse, subito soccorse dalle 4 ambulanze, dalle 2 automediche e dall'elisoccorso di Milano e Como. I sette feriti sono stati trasportati in ospedale in codice giallo, mentre le autorità locali hanno disposto un servizio di navette sostitutive tra Arosio e Merone.

L'indagine

Sull'incidente sta indagando la Polfer che, stando ai primi rilevamenti effettuati, avrebbe individuato come causa dell'impatto frontale la partenza con il rosso da parte del treno 1665 dalla stazione di Inverigo, in direzione Canzo-Asso. Il macchinista del convoglio, accortosi dell'errore, avrebbe poi tentato una frenata disperata, rallentando notevolmente la velocità del treno ma senza riuscire a evitare lo scontro con il treno 1670 che, a velocità molto moderata, stava viaggiando da Erba in direzione Milano, procedendo nel senso opposto. Al momento, nonostante le indagini in corso le cause dell'incidente sembrano essere ormai inquadrate. Trenord, nel frattempo, ha comunque aperto un'inchiesta interna al fine di accertare definitive responsabilità. Nelle prossime ore, terminati i rilevamenti, i due treni saranno rimossi e la circolazione ferroviaria riprenderà regolarmente.

La nota del Mit

Sull'incidente si è espresso anche il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, il quale ha espresso “massima vicinanza e solidarietà ai feriti dell’incidente” e precisato che “sembrerebbe che possa essersi trattato di un errore umano”. La nota del Mit ha però sottolineato che “ciò che è certo è che in quel tratto della linea ferroviaria, gestita da FerrovieNord, non era operativo il sistema di sicurezza Scmt, una tecnologia che avrebbe impedito lo scontro tra i due mezzi”. Per questo, si precisa, lo scontro di Inverigo “riapre dunque il tema dei differenti standard di sicurezza tra le linee controllate da Rfi e quelle invece gestite da altri operatori”.