Foggia, trovato il cadavere seminudo e bruciato di una migrante di colore

Il cadavere di una giovane migrante di colore è stato trovato stamane, intorno alle 7.30, nei pressi del Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Borgo Mezzanone, vicino Foggia. Il corpo è stato rinvenuto da un altro extracomunitario che abita in un accampamento lungo la pista dell’ex aeroporto militare pugliese. L’uomo, che si stava recando al lavoro nei campi, ha notato i poveri resti sotto un vigneto avvisando immediatamente i carabinieri del Comando provinciale di Foggia.

Al momento non è stato possibile identificare la vittima perché sprovvista di documenti di identità e effetti personali, ma nei pressi del luogo del ritrovamento sono in corso delle ricerche. Il cadavere era seminudo e parzialmente bruciato; per tale motivo, gli inquirenti ritengono si tratti di un omicidio: è questa al momento l’ipotesi più probabile. La donna avrebbe circa 30 anni o poco meno. Potrebbe trattarsi di una prostituta, forse di nazionalità nigeriana o comunque dell’Africa sub sahariana e l’omicidio potrebbe essere legato al racket. I militari non escludono neanche che la donna sia una delle richiedenti asilo ospiti del centro di Borgo Mezzanone.

La prima analisi del medico legale potrebbe già rilevare eventuali segni di violenza che chiariscano la causa della morte. Intanto, i Carabinieri hanno acquisito le testimonianze degli ospiti del centro. Sul Cara, la Prefettura e la Procura di Foggia hanno aperto un fascicolo per corruzione, truffa, falso e falso in bilancio.