Falsi braccianti assunti da cooperative, truffa da 500mila euro

Ammonta a 500 mila euro il valore della truffa organizzata da una società cooperativa nel crotonese: 72 falsi braccianti venivano impiegati in maniera fittizia nei campi limitrofi alla città calabrese. A scoprire l’illecito sono stati gli agenti della Guardia di Finanza, che hanno denunciato il legale rappresentante dell’azienda e i lavoratori implicati nel reato ai danni dell’Inps.

L’indagine delle fiamme gialle ha portato alla luce una situazione già nota alle forze dell’ordine, perchè verificatasi anche nelle provincie di Cosenza e Vibo Valentia: molti lavoratori interrogati hanno dichiarato di essere stati impiegati in mansioni diverse da quelle previste dai contratti, mentre altri non hanno saputo fornire informazioni attendibili sulle coltivazioni effettuate o non sono stati in grado di riconoscere i propri presunti datori di lavoro.

La cooperativa aveva assunto solo “sulla carta” i numerosi braccianti agricoli, consentendo loro di beneficiare delle indennità previdenziali ed assistenziali: dagli assegni di maternità alle indennità di disoccupazione e di malattia. I falsi braccianti, insieme al legale rappresentante della cooperativa, sono stati denunciati per il reato di truffa aggravata. Riguardo ai terreni in affitto, alcuni proprietari hanno disconosciuto i contratti di comodato, precisando di aver provveduto in proprio alla coltivazione dei fondi. Altri, legati da vincoli di parentela con il legale rappresentante della cooperativa, hanno sostenuto di aver concesso in affitto i terreni, fornendo tuttavia dichiarazioni contrastanti con quanto risulta dai contratti stessi.