Espulso tunisino: è sospettato di far parte della rete di Amri

Uun cittadino tunisino di 30 anni, ritenuto contiguo ad ambienti dell'estremismo islamico. L'uomo – già allontanato in passato dal territorio nazionale in quanto ritenuto socialmente pericoloso – questa mattina è stato rintracciato ed arrestato a Latina e dopo essere stato accompagnato al centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervaso in provincia di Potenza è stato espulso sulla base del decreto emesso dal prefetto di Latina. 

Espulso già nel 2016, lo scorso maggio è stato nuovamente rintracciato ed arrestato per la violazione del divieto di reingresso. L'uomo ha vissuto nella provincia pontina ed è sospettato di aver fatto parte del circuito dell'attentatore suo connazionale Anis Amri, il “protagonista” dell'attentato terroristico del 19 dicembre 2016 al mercatino di Natale di Berlino.

In quella occasione, un autoarticolato guidato dallo stesso Amri con targa polacca, proveniente dall'Italia, inestì la folla al mercatino di Natale del quartiere Breitscheidplatz, nelle vicinanze della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Charlottenburg, uccidendo 12 persone (tra cui una italiana) e ferendone 56. Anis Amri è stato ucciso in Italia a Sesto San Giovanni (Milano) nella notte del 22 dicembre 2016 durante un controllo di polizia all'esterno della locale stazione ferroviaria.

Con quella di oggi sono 52 le espulsioni, effettuate nel 2018, di soggetti contigui ad ambienti dell'estremismo islamico; 289 dal gennaio 2015.