Esplosione in miniera di ferro: 11 morti e 2 dispersi

Undici minatori morti e due dispersi. E' il bilancio, ancora parziale, dell'ennesima esplosione avvenuta martedì scorso in una miniera di ferro della città di Benxi, nella provincia cinese nordorientale del Liaoning. Ventitré i minatori tratti in salvo nelle operazioni di soccorso. Lo ha riferito il ministero della Gestione delle emergenze.

La detonazione è avvenuta accidentalemnte durante la fase di trasporto degli esplosivi all'ingresso della miniera. L'onda d'urto, fortissima, ha danneggiato il pozzo principale, profondo più di mille metri, intrappolando in totale 25 lavoratori impegnati in galleria, mentre 11 minatori sono morti all'istante e 9 sono rimasti feriti e trasportati in ospedale: 5 di loro sono gravi, ma non in condizioni critiche.

I precedenti

La tragedia è solo l'ultima di una lunga serie di incidenti nelle miniere cinesi che, malgrado i miglioramenti normativi su formazione e sicurezza, restano tra le più pericolose al mondo. Nel dicembre del 2016 cinque minatori sono morti nella miniera di carbone nella provincia di Hubei, nella Cina centrale, dopo un’esplosione di gas. Nel novembre dello stesso anno, sono morti 33 minatori rimasti bloccati in una miniera della regione cinese di Chongqing. L'esplosione nella miniera di carbone aveva causato un crollo. Accertamenti successivi avevano scoperto che la cava era stata allargata oltre i limiti consentiti, i lavoratori avevano strumentazioni insufficienti e malfunzionanti, la ventilazione era scarsa ed la miniera era gestita in modo non adeguato.