Dopo l'incendio, sgomberato il campo nomadi di corso Tazzoli

Si sono concluse a Torino le operazioni di sgombero del campo nomadi abusivo di corso Tazzoli. Il lavoro nel luogo distrutto in buona parte dal vasto incendio scoppiato due domeniche fa è proseguito celermente e senza complicazioni. Molte le famiglie che avevano già lasciato da soli le baracche, che ora saranno demolite.

Campo abusivo

L'amministrazione comunale torinese aveva disposto con un'ordinanza, notificata ieri, l'allontanamento delle persone ancora presenti nel campo a causa della pericolosità dell'insediamento per la presenza di bombole di Gpl e di generatori elettrici alimentati a combustibile liquido presenti in loco.

“L’area – ha assicurato stamani l’assessore alla Sicurezza, Roberto Finardi – è stata recintata e messa in sicurezza. Stimiamo la presenza di altre 200 bombole di gpl all’interno del campo”. 
 

Il campo abusivo di corso Tazzoli era sorto 13 anni fa. Il Comune ha già predisposto l'accoglienza temporanea, per chi ne avesse necessità, nella palestra della protezione civile e in un'area attrezzata con tende della Croce Rossa in via Onorato Vigliani, mentre le persone con problemi medici sono state affidate a strutture sanitarie.

Il Comune aveva coinvolto anche il console romeno e il vescovo. “La situazione all’interno del campo è estremamente pericolosa”, aveva spiegato nei giorni scorsi l’assessora al welfare del Comune di Torino, Sonia Schellino.