Borno, donna uccisa e fatta a pezzi: l’omicida confessa

La vittima è la 25enne Carol Maltesi. L'uomo ha ammesso di aver ucciso l'amica a gennaio e di aver poi nascosto il corpo in un congelatore

Il luogo del ritrovamento del cadavere

Un uomo di 43 anni è stato fermato ed ha confessato l’omicidio della donna il cui cadavere è stato ritrovato fatto a pezzi a Borno, nel Bresciano, lo scorso 20 marzo. La vittima è la 25enne Carol Maltesi, nota con il nome d’arte di Charlotte Angie. La donna è stata riconosciuta grazie ai tatuaggi.

Il corpo era stato decapitato e sezionato “in maniera chirurgica” in 15 piccoli pezzi, sistemati in quattro sacchi di plastica neri posizionati sul ciglio di un burrone “perché qualcuno li trovasse, altrimenti li avrebbero gettati molto più in basso”, dicono gli inquirenti. Il cadavere era infatti stato ritrovato il 20 marzo da un passante che, vedendo i sacchi neri gettati a terra, ne aveva aperto uno facendo la macabre scoperta.

Il cadavere tenuto in congelatore

Lunedì l’uomo, amico e vicino di casa della vittima, si è presentato dai carabinieri per fornire informazioni sulla scomparsa di Charlotte Angie, dando però informazioni in contrasto con le indagini. L’auto della donna proprio il 20 marzo era passata nel territorio di Borno: alla guida, si è scoperto poi, c’era però lui e non la ragazza.

Il 43enne, interrogato alla presenza del suo avvocato per tutta al notte, alla fine ha confessato. L’uomo ha ammesso di aver ucciso l’amica a gennaio, poi di aver nascosto il suo corpo in un congelatore nella casa della stessa vittima. Solo in un secondo momento, dopo aver fatto a pezzi il cadavere, lo ha gettato nel dirupo. Ancora ignoto il movente. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere.