Dodici braccianti morti in Puglia

Incidente mortale in provincia di Foggia. Un furgone con targa bulgara su cui viaggiavano quattordici braccianti extracomunitari di ritorno da lavoro si è scontrato con un tir che trasportava farinacei. L'impatto è stato violentissimo e dalle lamiere sono stati estratti dodici cadaveri. Tre i feriti, i due braccianti sopravvissuti e l'autista del tir che non versa in gravi condizioni. I farinacei trasportati sul camion  si sono rovesciati sul selciato. Non si trattava, dunque, di pomodori come si era pensato in un primo momento. 

La dinamica

I quattordici braccianti tornavano dai campi di pomodori dove lavorano in località Capitanata. L'incidente è avvenuto sulla Statale 16, all'altezza dell'uscita per Ripalta, tra Lesina e san Severo. Le operazioni di riconoscimento dei cadaveri vanno a rilento data la difficoltà oggettiva determinata dalla mancanza di documenti. Pochi giorni fa c'era stato un incidente simile maturato, secondo la Cgil Puglia, nello stesso contesto dominato dal disagio, dalla marginalità sociale. La notizia dell'incidente, dunque, ha spinto l'Unione Sindacale di Base ad indire uno sciopero di tutta la giornata nelle campagne del foggiano per mercoledì 8 agosto.

Strada chiusa

Il tratto di strada coinvolto dall'incidente tra furgone e tir è momentaneamente chiuso e la normale circolazione sarà ripristinata soltanto in serata. Solamente sabato scorso c'era stato uno scontro tra un camion carico di pomodori e un furgone su cui viaggiavano otto lavoratori, sempre nella provincia foggiana. In questo caso i morti erano stati quattro. Nel caso di quest'ultimo incidente la procura competente aveva aperto un'indagine per caporalato. Questi trasporti di fortuna sono a carico dei braccianti che vengono pagati 3 o 4 euro l'ora per il duro lavoro di raccolta nei campi. La Regione Puglia si era impegnata, anche predisponendo dei fondi appositi, ad indire dei bandi pubblici per l'organizzazione dei servizi di trasporto durante la stagione della raccolta dei pomodori ma la mancata collaborazione delle imprese private ha ostacolato la realizzazione di questo progetto.