Divieto di balneazione a Rimini, ecco le cause

Ituristi che affollano una delle più gettonate riviere d'Italia dovranno rimanere all'asciutto. Infatti, i marinai di salvataggio questo pomeriggio 30 luglio, hanno issato le bandiere bianche e rosse per indicare il divieto di balneazione temporanea. Questo perché, in tredici punti del litorale di Rimini, è stato sforato il parametro di legge di escherichia coli e enterococchi

I prelievi dell'Arpae

Nella giornata di lunedì 29 luglio, l'Arpae ha eseguito dei prelievi nelle acque di balneazione lungo la costa emiliano-romagnola, come previsto dal calendario programmato e stabilito dalla Regione Emilia-Romagna. “Una prima lettura delle analisi a 24 ore dall'allestimento ha permesso di evidenziare in data odierna il superamento dei limitivi normativi in 18 acque di balneazione“, si legge sul sito dell'Arpae. Il divieto di balneazione riguarda tredici punti del litorale a Rimini, due a Riccione, due a Cattolica e anche due del Ferrarese e tre del Cesenate. Già nella giornata di lunedì il divieto di balneazione era presente in gran parte del litorale di Rimini a causa dell'apertura degli scarichi a mare delle acque fognarie dovuta alle piogge persistenti del fine settimana. I prelievi sono stati ripetuti nella giornata di martedì 30 luglio e se i parametri rientreranno nella norma, sarà di nuovo consentita la balneazione. 

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