Crolla palazzina: evacuate 7 persone

Una parte di una palazzina è crollata la notte scorsa nella zona tra via Castromarino e via del Plebiscito a Catania. Sul posto erano già al lavoro i vigili del fuoco che erano stati allertati da un residente. In particolare è andato distrutto un appartamento che, ha riferito il proprietario alla polizia, non era abitato da circa un anno. Secondo fonti investigative presenti sul posto, riportate da Ansa, non ci sarebbero né vittime né feriti.

Il crollo

“#Catania, crollo pavimentazione in un appartamento al piano terra di un palazzo: squadre #Usar al lavoro per escludere la presenza di persone coinvolte, evacuato nella notte l’intero stabile #20gennaio aggiornamento 8:30”, avevano i Vigili del Fuoco in un tweet. In via precauzionale, tra le macerie stanno lavorando ancora due squadre di vigili del fuoco con operatori del nucleo Cinofili e dell'Urban search and rescue (ricerca e soccorso urbano) di Catania e Palermo, alla ricerca di eventuali dispersi. “Quest'ultimo – sottolineano i vigili del fuoco-  è un intervento che viene fatto per rispettare il protocollo: sebbene non ci siano segnalazioni di dispersi si effettuano lo stesso le ricerche”. La palazzina era ufficialmente disabitata, ma questo non esclude che qualche persona potesse essersi infiltrata abusivamente. 

Il precedente

Lo scorso 18 gennaio a Porlezza (Como), verso le 16, si è staccato un pezzo di cornicione da un palazzo all’angolo tra via Ceresio e via Prati. Le macerie sono precipitate a terra, sul marciapiede, da dieci metri di altezza colpendo in testa a una ragazza di appena diciassette anni che era appena uscita da un negozio dov’era andata a fare shopping. La giovane è stata travolta dai pesanti pezzi di intonaco e cemento sul capo e sulle braccia riportato traumi gravissimi. I primi soccorritori giunti sul posto hanno cercato di rianimarla e poi hanno atteso l’arrivo dell’elisoccorso decollato dalla base di Villa Guardia. La giovane è stata portata all’ospedale Niguarda di Milano dov’è stata ricoverata con prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva.