Conte-Macron, l'incontro che ha sbloccato il caso Lifeline

Novanta minuti: giusto il tempo di un incontro di calcio è durato il colloquio ufficioso fra il premier Giuseppe Conte e il presidente francese Emmanuel Macron che, in occasione del suo viaggio a Roma per incontrare Papa Francesco, ha colto l'occasione per un mini-vertice con il presidente del Consiglio italiano, già incontrato qualche giorno fa a Parigi dopo gli attriti per la vicenda Aquarius. Un incontro andato in scena alla Casina Valadier, poco prima di recarsi in Vaticano, che ha di fatto sbloccato l'impasse politica sul caso Lifeline, o meglio sul cargo dell'ong tedesca carico di migranti, in sosta da ore nel Mediterraneo, al quale è stato finalmente accordato il permesso di attraccare nei porti di Malta (anche se, al momento, manca il consenso di tre dei 7 Stati europei interessati dalla distribuzione dei migranti a bordo). A darne l'annuncio è stato lo stesso Conte al termine di una telefonata con il presidente Muscat.

Macron: “Scambio proficuo”

Conferme sull'avvenuto colloquio sono arrivate anche dallo stesso Macron, il quale ha affermato di come si sia trattato di “uno scambio proficuo e interessante su come rispondere nella maniera più efficace possibile alla questione dei flussi”, di fatto lasciando intuire come il confronto con Conte abbia consentito la risoluzione del nodo sulla nave Lifeline. Un caso che, nella giornata di ieri, aveva visto protagonisti il ministro dell'Interno Salvini e quello francese degli Affari europei, Loiseau, ma con Macron comunque tirato in ballo dal vicepremier in un confronto ipotetico con il premier ungherese Orban. Il capo dell'Eliseo, a ogni modo, ha rivelato di essere stato “sollecitato dopo il nostro incontro di domenica dal presidente Conte. I nostri protocolli si sono messi in contatto e si è convenuto che un incontro riservato fosse rispettoso nei confronti del Vaticano”.

Asse sui migranti

Un colloquio che ha avuto come obiettivo anche il rinsaldamento dell'asse Roma-Parigi, che aveva rischiato di incrinarsi in modo alquanto pericoloso qualche settimana fa, quando la nave Aquarius stava attendendo di conoscere in quale porto avrebbe fatto sbarcare i migranti a bordo. Una situazione spinosa, distesa con l'incontro di Parigi e probabilmente archiviata con l'unità d'intenti riscontrata nel vertice a sorpresa di Roma sui migranti del Mediterraneo: “E' stato uno scambio privato – ha spiegato ancora il presidente francese – per questo non era in agenda. Teniamo molto a rispettare il protocollo e per rispetto quando si incontra il Papa e ci si reca al Vaticano questa visita non va confusa con una visita al governo italiano”. Non era in agenda ma l'incontro c'è stato e, a quanto pare, qualche frutto l'ha anche portato. Resta comunque da attendere l'ok definitivo di La Valletta: dopodiché, l'odissea dei migranti a bordo della nave Lifeline potrebbe davvero considerarsi conclusa.