Chiesto rinvio a giudizio per Berlusconi

Una richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata dalla Procura di Torino nei confronti di Silvio Berlusconi, in un procedimento che costituicse uno dei filoni della cosiddetta inchiesta “Ruby ter”, originato dallo spacchettamento del processo principale (con trasferimento degli atti a sette diverse procure) deciso dal Gup di Milano il 29 aprile 2016. In questo caso, il fascicolo era stato trasferito da Milano in Piemonte poiché riguardante una ex infermiera orignaria di Nichelino, nel torinese. Nel caso specifico, l'ex premier è indagato per l'ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari: secondo le indagini infatti (inzialmente affidate alla Procura di Milano), Berlusconi avrebbe destinato somme di denaro alla donna, successivamente divenuta modella, la quale avrebbe poi reso testimonianze non veritiere nei procedimenti sulle cene di Arcore. Per tale motivo, a carico dell'ex infermiera si è aggiunta l'ipotesi del reato di false dichiarazioni. Gli atti dell'inchiesta erano stati trasferiti a Torino dal Tribunale di Milano dopo l'individuazione della sede dell'istituto bancario nel quale il bonifico a favore della donna (diventata successivamente Miss Torino 2010 e concorrente di Miss Italia) fu depositato: una banca torinese per l'appunto.

Le ipotesi di corruzione

Il suddetto “spacchettamento” del procedimento principale, era stato deciso dal giudice di Milano Anna Laura Marchiondelli, che aveva trasferito gli atti per competenza territoriale a sette differenti Procure italiane accogliendo così le richieste presentate dagli avvocati difensori. Alla presunta corruzione dovranno rispondere tutti i soggetti coinvolti nell'inchiesta: le ipotesi di tale reato riguarderebbero presunti tentativi di influenzare la testimonianza di coloro al corrente dei rapporti che l'ex presidente avrebbe intrattenuto con Karima el Mahroug, meglio nota come Ruby. Tali testimoni avrebbero mentito riguardo il presunto reclutamento delle ragazze invitate alle feste nella villa di Arcore. La richiesta di rinvio a giudizio per il leader di Forza Italia è stata effettuata dal pm di Torino Laura Luogno.