Catturato il boss Antonio Orlando: era latitante da 15 anni

Dopo 15 anni di latitanza, è stato individuato e catturato dai Carabinieri il boss di camorra Antonio Orlando. Orlando, 60 anni – inserito nell'elenco dei ricercati più pericolosi d'Italia – è stato prelevato nel suo covo in un appartamento a Mugnano, nel Napoletano. È ritenuto il reggente del clan Orlando-Nuvoletta-Polverino nato dalla 'federazione' di tre gruppi tra i più potenti nell'hinterland a nord del capoluogo campano, decimato dagli arresti effettuati dalle forze dell'ordine negli ultimi mesi.

Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, i militari dell'Arma gli hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip per associazione a delinquere di stampo mafioso. A Mugnano Antonio ''o mazzolino', come era soprannominato, si era rifugiato da pochi giorni ed era in procinto di cambiare nuovamente nascondiglio. Così faceva da 15 anni, senza interrompere l'organizzzione dei traffici di droga con un canale privilegiato dal Marocco, da dove arrivano tonnellate di hashish di alta qualità – contrassegnati dal marchio “iphone” – e riciclaggio di ingenti quantità di “denaro sporco”.

Il tweet di Salvini

“Anche per lui la pacchia è finita. Grazie alle Forze dell'Ordine e agli investigatori: ci fanno cominciare bene la giornata e ci fanno essere ancora di più orgogliosi di loro”. Così ha commentato la cattura il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.