Carrara, tragedia nella cava: operaio muore schiacciato da un lastrone di marmo

Ennesima tragedia nelle cave di Carrara, dove un operaio è morto schiacciato sotto un lastrone di marmo da due tonnellate. Mauro Giannetti, così si chiamava la vittima, era a lavoro con il fratello, titolare dell’impresa. I due avevano appena finito di tagliare una lastra, ma quando hanno tolto la zeppa che lo sosteneva, il pesante blocco si è spezzato rovinando addosso all’uomo che è deceduto sul colpo. Secondo le prime ipotesi, il lastrone di marmo potrebbe aver avuto una incrinatura all’interno, non visibile dalla posizione di lavoro dei due cavatori.

La Procura di Massa, nonostante testimoni hanno assicurato che si sia trattato di un incidente, ha deciso di aprire un inchiesta sull’accaduto per accertare la reale dinamica dei fatti. Nel frattempo, per la giornata di martedì 29 novembre, i sindacati hanno deciso di indire uno sciopero generale per protestare contro le condizioni di lavoro del settore.

Il ministro per i beni culturali, Dario Franceschini, che si trovava a Marina di Carrara, ha annullato gli impegni della campagna referendaria dopo aver appreso della morte del cavatore. Il ministro avrebbe dovuto presenziare all’iniziativa “Un sì per rafforzare la cultura del marmo nel mondo”.

Secondo un rapporto della Asl, solo negli ultimi dieci anni, sono stati dodici i morti nelle cave di Carrara, quattro solo nel 2016. Lo scorso 15 aprile due operai morirono schiacciati da alcune tonnellate di marmo nel bacino di Colonnata; il 9 maggio un uomo ha perso la vita nella zona industriale di Massa. L’ultima vittima ieri a Carrara. Inoltre, dal 2005 sono stati 1.258 gli incidenti in ambito estrattivo, mentre tra il 2000 e il 2013 le denunce sono state 5.635. Infine, nei primi dieci mesi del 2016, l’Inail ha registrato 84 denunce di infortunio nel settore cave e miniere della Toscana.