Tragedia familiare a Carignano: spara a moglie e figli e si uccide

Ha sparato alla moglie e ai figli gemelli, un bimbo e una bimba, e poi si è suicidato. È accaduto all'alba in provincia di Torino

La villetta dove si è consumata la tragedia

Ha sparato alla moglie, uccidendola, e ai figli gemelli, un bimbo e una bimba, e poi si è suicidato. È accaduto all’alba in una villetta di Carignano, in provincia di Torino. A scoprirlo sono stati i carabinieri, intervenuti su segnalazione dei vicini di casa. Il bambino è morto in ospedale, mentre la sorellina è ricoverata in gravi condizioni a Torino. Nel raptus omicida l’assassino ha ucciso anche il cane di casa.

Condizioni disperate

Sono disperate le condizioni della bambina ferita dal padre. La minorenne è ricoverata in Rianimazione, all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, dove il fratello è arrivato già morto. Secondo fonti sanitarie, avrebbe un gravissimo trauma cranico.

Telefonata al fratello

L’arma utilizzata, una pistola, era detenuta dall’uomo – un italiano di 40 anni – legalmente. Secondo le prime informazioni, il 40enne – che di lavoro faceva l’operaio – avrebbe annunciato le sue intenzioni al telefono, in una conversazione col fratello che vive a Racconigi (Cuneo).

E’ quanto emerge dai primi accertamenti dei carabinieri sulla tragedia avvenuta questa mattina intorno alle 5:30 nella villetta sita in Borgata Ceretto.

L’uomo, scrive Ansa, era ancora vivo all’arrivo dei carabinieri. E’ deceduto prima del trasporto in ospedale per le conseguenze del colpo che si era sparato in testa. Non sono ancora noti i motivi del gesto. Le indagini dei carabinieri, presenti insieme agli esperti della scientifica per le rilevazioni del caso, proseguono per stabilire cosa abbia scatenato questa terribile tragedia.

Lite familiare

L’ipotesi che sembra emergere dai primi accertamenti dei carabinieri, è che la tragedia sia il frutto della crisi matrimoniale che l’omicida stava vivendo. Secondo le prime informazioni, infatti, sembra che da qualche tempo ormai la coppia non andasse d’accordo e che le liti fossero frequenti.