Caporalato: tre persone indagate per la strage di migranti

Sono tre – e non due come inizialmente ipotizzato – le persone iscritte sul registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Larino nell’ambito dell’inchiesta sul Caporalato. L’indagine, coordinata dal Procuratore capo di Larino, Antonio La Rana, vede coinvolti tre operatori del settore agricolo. L’ipotesi di reato: sfruttamento del lavoro e intermediazione illecita, secondo l’art. 603 bis del Codice penale.

Le indagini sono scattate all’indomani dell'incidente stradale avvenuto lo scorso 6 agosto tra un tir e un furgone carico di immigrati che rientravano dal lavoro nei campi. Nello schianto erano morti 12 dei 16 migranti presenti nel mezzo. Due le Procure che indagano all’ipotesi di caporalato: si tratta dei magistrati di Foggia e Larino (Campobasso); i primi perché in quel territorio è avvenuto l’incidente mortale, i secondi perché in Molise ha sede l’azienda agricola per la quale lavoravano la maggior parte delle vittime, la ditta ‘Di Vito’ di Campomarino.

E' intanto guerra in Basso Molise al caporalato: le forze dell’ordine, sensibilizzate dalla stessa Procura di Larino, hanno intensificato attenzione e controlli. In particolare, il Procuratore capo di Larino ha dichiarato ieri all’Ansa: “Un fenomeno estremamente grave quello del caporalato. Non si può speculare su persone che vivono sul nostro territorio in condizione di estremo bisogno. Ci avvarremo di tutti gli strumenti che la legge ci consente per contrastare questa attività illecita – ha proseguito La Rana –. Sono già state sensibilizzare le forze dell’ordine per alzare la guardia nel monitorare e reprimere questo odioso fenomeno”.