Camorra, decapitato il clan Montescuro

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Scoperto un nuovo clan attivo nella zona di Sant'Erasmo (a Napoli) che fa capo a Carmine Montescuro. Su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, la Polizia di Stato ha in corso di esecuzione un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di 23 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione per delinquere di stampo mafioso, con l’aggravante di essere l’associazione armata, nonché finalizzata ad acquisire e mantenere il controllo di attività economiche, mediante risorse finanziarie di provenienza delittuosa, estorsione, ricettazione e usura, con l’aggravante del 416 bis 1 c.p. Delle 23 ordinanze, 22 sono già state eseguite. A finire in manette anche esponenti del clan D'Amico, Rinaldi, Aprea e anche lo stesso capo clan Montescuro.

“Piccola Svizzera”

Secondo quanto accertato dalle indagini coordinate dalla Dda di Napoli e condotte dalla Squadra mobile, i 23 arrestato sono ritenuti affiliati al clan Montescuro, attivo nel quartiere di Sant'Erasmo e, più in generale, nella zona del porto del capoluogo campano. Montescuro faceva da mediatore tra i vari clan: divideva i proventi delle estorsioni, messe a segno anche nei cantieri di via Marina, tra le organizzazioni a seconda della loro importanza sul territorio. L'area di azione del nuovo clan non a caso viene considerata dagli inquirenti una “Piccola Svizzera”, da cui il nome dell'operazione. Solo pochi giorni fa, i carabinieri del Comando Provinciale di Avellino su disposizione sempre della Procura antimafia, avevano messo in manette altre 23 persone, ritenute affiliata ad un altro importante clan camorristico, quello dei Partenio, sodalizio egemone ad Avellino e nella provincia irpina.