Caccia ai complici
del killer

Finita la caccia a Igor “il russo” inizia quella alla rete di complici e fiancheggiatori dell'ex super ricercato serbo. Gli inquirenti italiani stanno vagliando una decina di nomi per capire chi abbia fornito appoggio all'uomo responsabile della morte di almeno 5 persone, 2 nel nostro Paese e 3 in Spagna.

Covi

Non solo: dall'Italia è arrivato l'input agli investigatori iberici a passare al setaccio la zona del triplice omicidio del 14 dicembre a El Ventorillo e quella dove è stato arrestato dalla Guardia Civil a Maestrazgo, provincia di Teruel alla ricerca dello stesso sistema di covi e nascondigli già rinvenuto in Emilia Romagna. Il pm titolare delle indagini a Bologna, Marco Forte, è in contatto con il magistrato spagnolo che sarà presente all'udienza e che interrogherà l'arrestato. Si cercherà di capire qualcosa sul viaggio che lo ha portato in Spagna: risposte che gli investigatori, se non le avranno da Norbert Feher (il vero nome di Igor), sperano di ottenere comunque dal materiale sequestrato che stanno analizzando. A cui si potrebbe aggiungere quello dei covi.

Il killer non collabora

Fino a questo momento, secondo la stampa spagnola, il killer non si è mostrato collaborativo con le autorità. Per El Periodico de Aragon quello che è successo nella fattoria di El Ventorillo lo possono sapere con esattezza solo Igor e le sue vittime. Sembra che i due agenti della Guardia Civil, il 30enne Víctor Romero e il 38enne Víctor Jesús Caballero, verso le 19 del 14 dicembre stessero facendo accertamenti dopo l'aggressione, il 5, di due persone in una casa colonica ad Albalate del Arzobispo. Secondo alcune fonti la terza vittima, l'allevatore José Luiz Iranzo, stava aiutando le ricerche, secondo altre aveva chiesto aiuto per qualcosa di sospetto nella sua proprietà. Comunque sia andata, i tre si sono trovati di fronte Norbert Feher, dentro un casolare. Il serbo ha sparato, colpendo all'inguine o alle cosce e quindi mortalmente nonostante i giubbotti antiproiettile degli agenti, come ha scritto l'Heraldo de Aragon. Al momento dell'arresto Igor aveva con sé 4 pistole. Gli sono stati sequestrati pc, tablet, cellulare e una chiavetta usb.

Rambo serbo

La stampa serba, da parte sua, sta dando grande risalto alla cattura del killer. I giornali hanno pubblicato la notizia in prima pagina dedicando ampio spazio all'interno. I resoconti riprendono le notizie di cronaca provenienti da Spagna e Italia. “Catturato il Rambo serbo” ha titolato a caratteri cubitali Kurir, mentre per Blic “Il cittadino serbo che era la persona più ricercata in Italia è stato catturato dopo un massacro in una fattoria in Spagna”'. La notizia è apparsa in prima pagina anche su Politika, l'autorevole quotidiano belgradese noto per il suo stile compassato e poco gridato, che raramente pubblica in prima notizie di cronaca nera e criminale. Anche in Serbia Norbert Feher è noto alla polizia e il dossier a suo carico è denso di reati e crimini di vario genere, in particolare numerosi furti e violenze sessuali.