Bologna, scontri al corteo contro Forza Nuova

Ore di tensione a Bologna, dove il corteo organizzato dai collettivi felsinei contro il comizio di Forza Nuova, il cui palco era stato allestito in Piazza Galvani, è sfociato in duri scontri con le Forze dell'ordine, particolarmente intensi nella zona di Piazza Maggiore, dove sono andati in scena lanci di bottiglie e di fumogeni, oltre che scambi di colpi. Gli agenti in tenuta anti-sommossa hanno caricato i manifestanti che avevano tentato di forzare il blocco e dirigersi verso l'area del comizio forzanovista (dove era atteso il leader Roberto Fiore), incontrando la resistenza delle Forze dell'ordine che avevano già predisposto grate di ferro che sbarravano l'accesso alla strada che collega le due piazze. Ed è lì, in Via dell'Archiginnasio, che sono inziati gli scontri di grande intensità fra manifestanti e agenti, durante i quali sono rimasti danneggiati alcuni locali nelle vicinanze.

La manifestazione

La situazione è esplosa al culmine di una tensione andata avanti per tutta la giornata, con i collettivi studenteschi che, già nel pomeriggio, avevano organizzato presidi e intonato cori contro il gruppo di estrema destra, atteso da un comizio elettorale in pieno centro storico partecipato dal leader Fiore, secondo il quale “una volta l'antifascismo contava il 90% della società italiana, oggi il 7-8% al massimo. Nessuno ci può allontanare da strade e piazze”. Fra slogan e cori contro Forza Nuova levati dal corteo degli antifascisti, sono apparsi anche numerosi striscioni, uno dei quali sulla strage del 2 agosto 1980. Almeno un migliaio di persone hanno partecipato al corteo bolognese, riuniti a metà pomeriggio riunendo praticamente tutte le sigle di centri sociali, oltre ad associazioni di partigiani e ad alcune sigle sindacali. Già nella giornata di ieri, erano stati avanzati dubbi circa l'ok concesso a Forza Nuova a tenere il suo comizio, con alcuni consiglieri comunali che avevano parlato di scontri annunciati.