Blitz contro la prostituzione: 19 fermi

La polizia di stato di Rimini ha eseguito questa mattina 19 misure cautelari per sfruttamento della pprostituzione, spaccio di stupefacenti e rapina, nei confronti di altrettante persone legate all'attività di un night club di Marina centro, il Lady Godiva. Per otto dei 19 destinatari dell'ordinanza è scattata la custodia in carcere, per quatto i domiciliari, mentre altre sette persone hanno l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra i destinatari delle misure cautelari figurano il titolare, il gestore e l'addetto alla sicurezza del locale. L'ordinanza è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, su richiesta del pm Davide Ercolani. 

Il blitz

In base a quanto riferito dall'Ansa, l'operazione degli agenti è scattata questa mattina alle prime luci dell'alba, dopo un appostamento di tre ore. I poliziotti hanno fatto irruzione nel locale – situato nel piano interrato del Grand Hotel di Rimini, che non ha nulla a che vedere con il night e non è interessato dall'inchiesta – nell'orario di massima affluenza, trovando molte ragazze, circa trenta, e i clienti, una cinquantina, sui divanetti della zona “vip”. 

Le accuse

I destinatari delle misure cautelari sono accusati, a vario titolo, di aver ricevuto gran parte dei soldi riscossi dalle ragazze costrette a prostituirsi che venivano istruite sul tipo di prestazioni da fornire, sul come comportarsi con i clienti e come riscuotere il denaro. Le indagini, come sottolinea l'Ansa, sono iniziate nell'autunno del 2016 e hanno fatto emergere lo sfruttamento della prostituzione all'interno del locale, dove venivano anche consumati e spacciati stupefacenti, in prevalenza cocaina.