Avellino, brucia una fabbrica di batterie: allarme inquinamento

Stato di emergenza ad Avellino, dove una nube di fumo nero si è levata nel cielo in seguito a un grande incendio scoppiato in un sito industriale bruciando, probabilmente, grosse quantità di plastica. Il fuoco ha iniziato a propagarsi attorno alle 13.30, nel piazzale antistante al sito di stoccaggio, in breve raggiunto e invaso dalle fiamme. Non sono state registrate né vittime né feriti ma, vista la grande quantità di materiale andato in fumo durante il rogo e la conseguente nube che ha invaso i cieli irpini, il prefetto di Avellino, Maria Tirone, ha dichiarato lo stato d’emergenza e convocato il Centro coordinamento soccorsi, allo scopo di effettuare un veloce tavolo per fronteggiare al meglio il rischio di esposizione a sostanze tossiche provocata dalla combustione. La zona è stata velocemente isolata, per permettere ai Vigili del fuoco (uno dei quali rimasto vittima di una leggera intossicazione) di agire in modo rapido per limitare la propagazione dell'incendio, domato dopo alcune ore di lavoro. Nel frattempo, i sindaci dei comuni vicini al sito di stoccaggio, situato nei pressi di Pianodardine, a poca distanza dal capoluogo di provincia, hanno invitato la popolazione a restare in casa e a tenere le finestre chiuse a scopo precauzionale. Anche Avellino è rientrata nell'ordinanza comunale per la tutela della salute pubblica.

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