Arrestato il presunto stupratore

C'è un fermo per lo stupro di Reggio Emilia. La squadra mobile della città emiliana ha arrestato il presunto autore della violenza sessuale di cui è stata vittima una ragazza di 24 anni nella serata di domenica. Il fermato sembrerebbe essere un cittadino ucraino richiedente asilo. La notizia dell'arresto è stata rilanciata dal ministro dell'Interno sul suo profilo Facebook. Matteo Salvini ha fatto i complimenti alla polizia ed ha aggiunto: “per la sinistra la nostra linea sarebbe “troppo dura”. Sbagliato, inaspriremo leggi troppo deboli”.

I fatti

E' successo a Reggio Emilia, nella zona dello stadio di baseball. La vittima stava passeggiando quando è stata aggredita alle spalle, trascinata dietro un cespuglio e violentata. Lo stupratore ha anche picchiato selvaggiamente la ragazza riducendola in una maschera di sangue. Ferita e fortemente scossa, la 24enne è riuscita ugualmente a rimettersi in piedi dopo la fuga del suo carnefice e tornare a casa con le sue gambe. 

Dramma familiare

Tornata a casa, la ragazza ha raccontato tutto ai suoi genitori. La madre ha ricostruito la terribile scena ai taccuini dell'inviata del “Resto del Carlino: “Aveva il volto ricoperto di sangue, piangeva e tremava. Era in stato confusionale. Pensavo che avesse avuto un incidente stradale. Poi ci ha detto: ‘Mi hanno violentata’. Non crededevamo alle nostre orecchie”. I familiari hanno subito allertato le forze dell'ordine e chiamato il 118. Condotta al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, la ragazza è ora sotto osservazione ed è affidata alle cure del personale medico

Reazioni politiche

Oltre all'intervento di Salvini, l'episodio di violenza è stato commentato anche dagli esponenti della politica locale. “Lo stupro è un gesto odioso”, ha dichiarato il sindaco Luca Vecchi, “davanti al quale è necessaria la massima durezza di comportamento. In questo senso auspichiamo che, nel momento in cui verrà assicurato alla giustizia, al colpevole venga riservata una pena adeguata e severa”. Per Maria Melato, responsabile immigrazione della Lega Nord reggiana, il fatto di domenica confermerebbe l'esistenza di un problema sicurezza nella città emiliana. “Questa povera ragazza”, scrive la rappresentante leghista in un comunicato, “paga la situazione disastrosa in cui versa la nostra città dal punto di vista della sicurezza, accuse sempre rimandate al mittente da un’amministrazione che per anni ha negato e si è chiusa gli occhi per non vedere e per non ammettere la propria incapacità nel gestire la città”.