Ancora un'autobomba a Mogadiscio: 8 morti

Non c'è pace per la Somalia. Un'altra autobomba – a meno di tre mesi dall'ultima strage terroristica – è esplosa vicino al Parlamento di Mogadiscio, la Capitale del Paese africano, uccidendo almeno 8 persone e ferendone altre 16, alcune delle quali sono in gravi condizioni. Lo riportano i media locali, secondo i quali poco lontano è stata udita anche una seconda esplosione.

Al-Shabaab

Il bilancio delle vittime è stato confermato dal servizio privato di ambulanze “Aamin”, riferisce il sito Garowe Online. Per prevenire ulteriori attacchi da parte degli integralisti islamici al-Shabaab, principali indiziati di questa ennesima strage, la polizia avrebbe allestito “posti di blocco aggiuntivi” nei punti caldi della capitale; così scrive il sito inglese di Shabelle Media Network che precisa sul proprio sito internet come la prima esplosione sia stata provocata da un’autobomba deflagrata “al posto di blocco principale vicino al complesso del parlamento”. “Minuti dopo, una seconda esplosione è avvenuta nei pressi dello svincolo K-4, vicino a un posto di blocco sulla via dell’aeroporto”, aggiunge ancora Shabelle. Citando una fonte ufficiale della polizia, i due siti riferiscono anche di un arresto per quel che riguarda la seconda esplosione. Il gruppo terroristico non avrebbe ancora rivendicato i due attentati. L'ultimo attacco a Mogadiscio era avvenuto lo scorso 28 marzo, quando un'autobomba era esplosa davanti a un locale pubblico. In quel caso, Al-Shabaab (in italiano “i ragazzi“) – gruppo terroristico jihadista sunnita di matrice islamista nato intorno al 2006 – aveva rivendicato l'attentato.

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