Allarme incendi: le fiamme minacciano i borghi alpini

borghi

Proseguono a oltranza i roghi in Valsusa dove, da giorni, incendi scoppiati in rapidissima successione stanno mandando in fumo le vallate piemontesi, diffondendo nell’aria pericolose quantità di carbonio e particolato. Nelle ultime ore, il vento caldo ha notevolmente complicato il lavoro dei Vigili del fuoco, arrivando a chiudere, a causa di un improvviso cambiamento di direzione, ogni via di fuga a una squadra di 20 pompieri intenti a domare uno dei circa venti focolai divampati in nottata. L’incidente è avvenuto a Chiamberlando, frazione di Mompantero, dove la squadra è rimasta bloccata su tre fronti dopo la repentina inversione di marcia delle fiamme che, nel frattempo, avevano ridotto in cenere alcune baite poco distanti. Fortunatamente, gli uomini impegnati nel soccorso non sono rimasti feriti ma, trascorse ore nell’impossibilità di essere raggiunti dai colleghi a causa del fumo,sono stati costretti ad attendere le luci del mattino per uscire dal cerchio di fuoco.

Nube tossica ed evacuazioni

A Mompantero, comunque, la situazione resta critica, in quanto l’incendio divampa ancora a poca distanza dalle abitazioni delle frazioni limitrofe, in particolare a Seghino, dove i Vigili del fuoco si sono visti costretti a evacuare gli abitanti. Nelle ultime ore, il fuoco si è avvicinato anche a Torino dove gli abitanti hanno iniziato a sentire l’odore di bruciato e a vedere la nube tossica stagliarsi attorno alla città. Secondo le rilevazioni dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa), le polveri sottili hanno raggiunto i 199 mcg/mc nella giornata di ieri, quattro volte i limiti previsti. Una situazione particolarmente delicata che va ad aggiungersi ai rilevamenti sull’inquinamento atmosferico effettuati nei giorni scorsi.

Incendi a ripetizione

Intanto, ai piedi delle Dolomiti le valli continuano a bruciare: i pompieri, infatti, sono al lavoro anche nelle vicinanze di Frossasco, dove la Casa Canada (regalata dalla squadra canadese alla città di Torino in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006 e ora rifugio di montagna) è seriamente minacciata dalle fiamme. Allarme anche a Bussoleno, dove le raffiche di föhn stanno alimentando il fronte degli incendi: la situazione, estremamente critica, ha richiesto l’intervento di un Canadair. Nel frattempo, il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino sta valutando la richiesta dello stato di calamità naturale, parlando già di “un significativo potenziamento dei vigili del fuoco impegnati nell’area” deciso dalla Prefettura, e di “messa in stato di allerta di alcune decine di unità di personale dell’esercito”, disponibili a intervenire se necessario.