Alfie Evans è morto

Alfie Evans non ce l’ha fatta a tornare a casa. Il piccolo di 23 mesi è morto questa notte all’ospedale Alder Hey hospital di Liverpool, dove era ricoverato da quasi un anno e mezzo perché affetto da una grave malattia neurologica degenerativa.

La querelle

Il bambino affetto da una malattia neurodegenerativa rara è stato al centro di una battaglia legale ed emotiva che ha coinvolto il Papa e i governi, compreso quello italiano che aveva concesso la cittadinanza al piccolo per farlo trasferire in un ospedale pediatrico nostrano. Tutto inutile: Alfie si è spento stanotte alle 2,30. Il segnale della crisi fatale era stato dato nella notte da Sarah Evans, zia del piccolo. In un disperato appello su Facebook aveva chiesto ai sostenirori dell'Alfie's Army di mandare “preghiere” e “100 profondi respiri al nostro guerriero”. 

Il post

Lo hanno annunciato entrambi i genitori su Facebook. “Al nostro bimbo sono spuntate le ali intorno alle 2.30. I nostri cuori sono spezzati. Grazie a tutti per il sostegno”. Così la mamma del piccolo Alfie, Kate James, ha dato l'annuncio della morte del figlio su Facebook. “Il mio gladiatore si è arreso e si è guadagnato le ali. Abbiamo il cuore spezzato. Ti voglio bene figlio mio”, scrive il padre, Thomas Evans sempre sul social network.

Il respiratore

Dopo l’ultimo via libera dei giudici perchè Alfie venisse lasciato morire, lunedì i sanitari avevano staccato il ventilatore artificiale che lo teneva in vita. Ma il piccolo aveva continuato a respirare autonomamente ed era sopravvissto per diversi giorni. Le sue condizioni sono però peggiorate e giovedi scorso – nella consapevolezza che ormai non c’era più nulla da fare – suo padre aveva invitato i sostenitori a cessare la mobilitazione e a lasciare che la giovane famiglia trascorresse in pace gli ultimi momenti.

Il post del Papa

Anche Papa Francesco aveva preso pubblicamente posizione in favore della vita del bimbo. In un tweet dello scorso 4 aprile – pubblicato su @Pontifex – aveva scritto: “È la mia sincera speranza che possa essere fatto tutto il necessario per continuare ad accompagnare con compassione il piccolo Alfie Evans e che la profonda sofferenza dei suoi genitori possa essere ascoltata. Prego per Alfie, per la sua famiglia e per tutte le persone coinvolte”.

Pillon: “Inaccettabile morte riservata ad Alfie”

“Dopo l'inaccettabile morte riservata ad Alfie Evans dobbiamo fermare la barbarie che si riaffaccia nel nostro continente condannando a morte per fame e soffocamento i bambini disabili“, è quanto ha affermato il senatore leghista Simone Pillon, sottolineando l'intenzione di voler insistere “nella petizione presentata da Matteo Salvini e dai senatori della Lega per ottenere la moratoria universale sulla sospensione dei trattamenti salvavita“.

Ass. Papa Giovanni XXIII: “Ci hai mostrato il senso ultimo dell'esistenza”

“A Dio Alfie Evans! Alcuni hanno pensato che la tua vita fosse inutile sofferenza. Ma tu ci hai mostrato il senso ultimo dell'esistenza: l'amore gratuito. Ed hai convertito milioni di cuori, alcuni inariditi da tempo. Grazie Alfie”. Con questo post, pubblicato sulla pagina Facebook, l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, ha espresso il suo cordoglio per la morte del piccolo Alfie. 

Nel frattempo, dopo che ieri sera su richiesta dei genitori si era sciolto il presidio di manifestanti rimasti per giorni dinanzi all'ospedale Alder Hey di LIverpool, il web si è trasformato nel punto di raccolta delle reazioni per la morte del bimbo. Reazioni commosse, di dolore, di omaggio, di solidarietà nei confronti dei genitori, ma anche qualche post pieno di rabbia verso i medici e la giustizia britannica. 

Sul profilo Facebook, ribattezzato “Alfie's Army“, un'infinità di messaggi, cuori mandati da uomini e donne, dal Regno Unito, dagli Usa e altre nazioni, tra le quali anche Italia e Polonia, i due Paesi che forse più di tutti in questi mesi hanno seguito la vicenda offrendosi – invano – di accogliere all'interno dei loro confini il piccolo Alfie