
E’ il santo che ha testimoniato la “fraternità universale“. E “ha offerto una testimonianza che ha fatto bene alla Chiesa”, ha sottolineato Papa Francesco nel centenario della morte. Ad essere proclamato santo da papa Francesco è il mistico delle apparenti contraddizioni. Nobile di nascita, Charles de Foucauld ha scelto di vivere nelle periferie geografiche ed esistenziali. Apostolo in terre remote è diventato centrale nel pensiero cristiano dell’ultimo secolo.
Il santo del dialogo
Il cardinale biblista Carlo Maria Martini insegnava a “ripetere, facendola nostra, la preghiera di Charles de Foucauld“. E cioè “grazie, mio Dio, per averci dato il divino compendio del Miserere. Adorazione. Amore. Offerta. Ringraziamento. Pentimento. Domanda”. Così “partiamo dalla considerazione di noi stessi. E della vista dei nostri peccati. E saliamo fino alla contemplazione di Dio. Passando attraverso il prossimo pregando per la conversione di tutti gli uomini. Lunedì prossimo, al concistoro convocato in Vaticano, sarà stabilita la data per la canonizzazione del pioniere dialogo tra i popoli e le fedi.
Passaggio storico
Charles de Foucauld sarà proclamato santo. La data sarà stabilita dal concistoro ordinario pubblico del 3 maggio. Si tratta di un passaggio storico nel pontificato di Francesco. Era già stato riconosciuto, lo scorso 27 maggio, il miracolo che ha aperto le porte alla sua canonizzazione. Nato a Strasburgo nel 1858, de Foucauld è morto a Tamanrasset, in Algeria, il primo dicembre 1916.
Vivere per Lui
Nato da una famiglia nobile francese, lui stesso visconte, era un grande esploratore. Soprattutto tra l’Algeria e il Marocco. Nei primi trent’anni della sua vita si divise tra salotti, feste, viaggi e carriera militare. Poi la conversione che stravolse la sua esistenza. “Non appena ho creduto che ci fosse un Dio, ho capito che non potevo vivere che per Lui“, spiegò.
Nei luoghi di Gesù
Charles de Foucauld va innanzitutto in Terra Santa, a Nazareth, per toccare con mano i luoghi di Gesù. Poi prova la vita da monaco fra i trappisti. Ma quella che ha nel cuore è una fondazione del tutto nuova. Dopo l’ordinazione sacerdotale trova il suo posto in un’oasi del Sahara. La sua nuova divisa è una tunica bianca con un cuore di stoffa rosso sormontato da una croce. Ospita chiunque passi da lui. Cristiani, musulmani, ebrei, pagani.
Comunità
Trascorre gli ultimi anni della sua vita nel villaggio tuareg di Tamanrasset. Prega 11 ore al giorno. Ma redige anche un corposo dizionario di lingua francese-tuareg. Perde la vita nel corso di un assalto dei predoni alla sua dimora. La sua fama di santità si diffonde rapidamente. E molte sono le comunità religiose che oggi si ispirano al “fratello universale”.
Paradigmi di sanità
Oltre a Charles de Foucauld, nel concistoro del 3 maggio, convocato da Papa Francesco, si decreterà la canonizzazione. Stabilendone per ciascuno la data, di altri beati. Lazzaro, detto Devasahayam, laico, martire. César de Bus, sacerdote, fondatore della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana. Luigi Maria Palazzolo, sacerdote, fondatore dell’Istituto delle Suore delle Poverelle-Istituto Palazzolo. Giustino Maria Russolillo, sacerdote. Fondatore della Società delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni. Maria Francesca di Gesù (al secolo: Anna Maria Rubatto). Fondatrice della Suore Terziarie Cappuccine di Loano. Maria Domenica Mantovani. Cofondatrice e prima Superiora Generale dell’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia.