Dove inizia il viaggio
La mostra virtuale per il centenario è stata curata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione. Con il coordinamento di Roberto Fontolan e Michele Borghi. Ed è stata disegnata dall’architetto e designer Dario Curatolo. Al termine del percorso è possibile lasciare un commento. Consultare gli scritti sul sito. E trovare altri approfondimenti. “La testimonianza di don Giussani non è relegata nel passato. Ma è affidata a tutti coloro che continuano a trovarvi ispirazione per il proprio vivere”, afferma
Davide Prosperi. Ad aprire il percorso nella hall di ingresso è un video sulle note della Sinfonia numero 4, opera 98, I di Johannes Brahms. Aggiunge il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione: “Oggi chi è per te Don Giussani? E’ da qui che
comincia il viaggio“. Segue un’antologia di testimonianze personali. Inviate da tutto il mondo in risposta a questa
domanda.
Il senso dell’incontro
“Noi la passione di Dio per l’uomo l’abbiamo conosciuta nell’
amicizia con don Giussani– osserva il
professor Prosperi-. Oggi la viviamo nella compagnia originata da quell’amicizia
dentro la Chiesa. Cosa ha sprigionato tutto ciò? Il desiderio di guardare gli altri come siamo stati guardati noi. Di
sperimentare continuamente l’amore di Dio su di noi“. Meeting del resto significa incontro. E aggiunge: “La parola ‘incontro’ indica una
modalità originale. Quella con cui la proposta che Dio fa di sé, in Cristo, diventa
persuasiva e operativa per l’uomo. Un incontro resta funzione della partecipazione dell’uomo al
disegno totale, insegna don Giussani. L’uomo ha sì diverse dimensioni. Ma esse tendono sempre strutturalmente all’unità.
Domandano una ‘totalità’. Il tentativo del Meeting è di offrire anche, anzi soprattutto in tempi difficili, un
luogo di amicizia. Per condividere questa tensione”.