Il cristiano diventi fermento di liberazione per le persone disperate

In occasione del Battesimo di Gesù Interris.it ha intervistato Don Renzo Lavatori, membro emerito della Pontificia Accademia di Teologia

Battesimo di Cristo (opera di Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci)

Il tempo liturgico del Santo Natale si chiude con il Battesimo di Gesù, che ricorre la domenica dopo la solennità dell’Epifania. Battezzato da Giovanni nelle acque del fiume Giordano, Gesù ricorda che “Chi crede e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Marco 16,16). Interris.it ha intervistato, in merito a questa importante tematica, Don Renzo Lavatori, ordinato sacerdote nel 1964 e laureato in Teologia e Filosofia, membro emerito della Pontificia Accademia di Teologia, già docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre università ecclesiastiche di Roma. È conosciuto per le sue numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della Fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria. Tra le sue opere si ricordano in particolare: Gli angeli. Storia e pensiero; Satana, l’angelo del male; Il diavolo tra fede e ragione, L’Angelo, un fascio di luce sul mondo e Scritti su diavolo – Tutti i testi sul demonio nel primo millennio di storia della Chiesa.

Battesimo di Cristo (opera di Giovanni Bellini)

L’intervista

Quale significato riveste la festa del Battesimo di Gesù?

“Nei vangeli il racconto del battesimo di Gesù al fiume Giordano assume molteplici significati. Anzitutto va detto che esso segna il solenne inizio della sua missione redentrice, dopo i circa 30 anni di vita tranquilla a Nazareth. Acquista pertanto un valore primario e fondamentale come il punto di partenza colmo di valori essenziali per comprendere il mistero della persona di Gesù e della sua opera di salvezza per il suo popolo e l’umanità intera. Vediamo inoltre che il battesimo al Giordano va collegato alla Epifania (rivelazione) di Gesù con la visita dei Magi che lo riconoscono e adorano quale Re e Uomo e Dio. Nel battesimo si attua una seconda manifestazione pubblica davanti al popolo d’Israele, in cui Gesù viene rivelato quale Figlio di Dio e Cristo o Messia atteso da tutta la storia ebraica. Un altro significato sta nel fatto che il battesimo costituisce l’investitura messianica di Cristo, la sua consacrazione profetica, regale e sacerdotale, quale Salvatore definitivo del suo popolo e come tale viene proclamato solennemente e autorevolmente. In effetti si verificano tre fenomeni: quando Gesù entra nelle acque, è indicato che in quel gesto egli è riconosciuto come il nuovo Mosè che attraversando il mar Rosso inaugura la vera liberazione e una nuova storia, un nuovo modo di essere sulla terra per il suo popolo e per l’umanità.  Il secondo fenomeno è dato dalla discesa dello Spirito Santo in forma di colomba quale pienezza di grazia messianica per iniziare la sua missione di salvezza che comporterà l’annuncio del vangelo cioè della buona notizia e il compimento con il sacrificio sulla croce per la redenzione degli uomini. Infine, il terzo fenomeno è avvenuto con le autorevoli parole scese dal cielo, in cui si dichiara che Cristo è il Figlio diletto del Padre celeste; quindi, è veramente Dio come il Padre ma insieme è il Servo obbediente fino al sacrificio della vita secondo il beneplacito di suo Padre. In tal modo si sono aperti i cieli per riversare sulla terra la grazia e l’amore del Padre nella missione del Figlio con la potenza dello Spirito Santo. Una meravigliosa rivelazione che apre il nostro cuore per accogliere in pienezza e credere con fermezza che Gesù Cristo è il nostro unico vero Salvatore, in cui troviamo la vita, la verità e la gioia.”

Perché Gesù, pur essendo senza peccato, riceve il Battesimo?

“Questa domanda è importante, in quanto bisogna precisare che il Battesimo di Gesù al Giordano si differenzia dal Battesimo cristiano perché esso non è un sacramento, ma soltanto un rito in cui Giovanni il Battista invitava il popolo a pentirsi dei propri peccati e fare penitenza per una vita più giusta e fedele alla legge, in attesa della venuta del Salvatore. Era una preparazione spirituale per accogliere il Messia che veniva nel mondo. Esso non rimetteva i peccati come invece avviene con il nostro Battesimo. Anche Gesù si accosta alla folla per vivere tale gesto di adesione a Dio, pur non avendo bisogno essendo senza peccato, ma solamente per adeguarsi alla vita del popolo. Infatti, il Battista glielo dice con verità che lui stesso deve essere battezzato da Gesù piuttosto che il contrario. Tuttavia, si fa battezzare non per i propri peccati che non aveva, ma perché portava sopra di sé tutti i peccati dell’umanità quale agnello innocente destinato al sacrificio di espiazione per liberare dal peccato le creature umane e condurle alla salvezza eterna.”

In che cosa consiste il rito del Battesimo e quali sono gli effetti di questo Sacramento?

“Il battesimo cristiano è molto differente da quello di Giovanni Battista, in quanto cancella realmente ogni peccato in forza della redenzione compiuta da Cristo e dona lo Spirito Santo trasformando l’essere umano in una nuova creatura, quale figlio amato e benedetto da Dio Padre che ha impresso in lui l’immagine di Gesù. Infatti, tra il battesimo di Giovanni e quello di Cristo vi è di mezzo l’azione salvatrice di Cristo con la sua Pasqua di morte e risurrezione. Il Battista stesso lo professa dicendo che egli battezzava con acqua, mentre colui che veniva dopo di lui avrebbe battezzato in acqua e Spirito Santo. Vi è pertanto una differenza sostanziale tra il battesimo di Giovanni e quello cristiano.  La stessa differenza tra la preparazione e l’attuazione di un evento importante e vitale come la venuta di Cristo che ha causato la nostra radicale e definitiva salvezza dalla morte alla vita immortale, dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio, dall’odio all’amore sincero, dalle tenebre alla luce perenne e intramontabile. Per fare un esempio banale si può vedere la differenza tra il cucinare un piatto di pastasciutta senza poterlo mangiare e mangiarlo effettivamente quando si ha fame.”

Quale messaggio dona alla società odierna la festa del Battesimo di Gesù?

“Va detto che, fra gli altri aspetti, vi è una duplice significazione per la società odierna e soprattutto per la Chiesa e la vita concreta dei cristiani oggi. Il primo significato consiste nel fatto che dobbiamo rivalutare e rivitalizzare il nostro battesimo, quale momento di grande grazia, di vera rinascita che ci libera dalla schiavitù del nostro egoismo e presunzione, dal nostro attaccamento alle cose materiali e vanitose, dalla nostra angoscia e inquietudine, dalla cattiveria e la malvagità, per condurci ad essere pienamente noi stessi nella verità e umiltà, a saperci relazionare con amore verso gli altri e verso la natura, soprattutto verso Dio nostro creatore e salvatore. Veramente nel mondo, nella famiglia, nella società a tutti i livelli si creerebbe un senso giusto, buono, vero e stupendo di armonia e pace interiore ed esteriore. Invece preferiamo spesse volte restare imprigionati nella nostra limitata e triste esistenza quotidiana, perdendo l’ardore e la gioia di vivere e costruire un mondo migliore e più sano, di cui tutti sentiamo un estremo bisogno. Il cristiano dovrebbe rendersi conto della nobiltà e dignità del suo essere e diventare fermento di liberazione e rinnovamento per tante persone disorientate e disperate. Il secondo significato consegue a quanto detto, nel senso che occorre ritrovare un senso di coerenza e di coraggio del nostro essere battezzati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, cioè della bellezza e della forza del Divino Amore. Per fare tutto ciò occorre anzitutto una preghiera ardente che ci consente di restare uniti a tale Amore e viverlo concretamente con la grazia del Signore. Inoltre, nasce l’importanza di ascoltare la Parola di Gesù che riempie la nostra vita di luce e splendore che si riversano su tutta la faccia della terra e la rendono più bella e vivibile nella serenità e speranza. Soprattutto il nostro battesimo ci ricorda che la meta della nostra esistenza sulla terra si consuma nel raggiungimento della beatitudine eterna, di cui il Battesimo è la certa caparra e l’anticipazione fiduciosa.”