Biodiversità: un tesoro che l’Italia non può perdere. Gli effetti dell’alluvione

Ecco come il disastro ambientale in Emilia Romagna minaccia di distruggere una risorsa fondamentale dell'agricoltura italiana e del sistema Paese

biodiversità

La biodiversità è il tesoro più prezioso dell’agricoltura italiana. Ed ora è minacciata dagli effetti devastanti dell’alluvione in Emilia Romagna. Il termine biodiversità  è la traduzione dall’inglese “biodiversity”. L’abbreviazione di “biological diversity” è stata coniata nel 1988 dall’entomologo americano Edward O. Wilson. A richiamare l’attenzione sull’importanza della biodiversità è l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L’Ispra è un ente pubblico di ricerca. Dotato di personalità giuridica di diritto pubblico. Autonomia tecnica, scientifica, organizzativa, finanziaria, gestionale, amministrativa, patrimoniale e contabile. L’Ispra è sottoposto alla vigilanza del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica.biodiversità

L’importanza della biodiversità

La biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra. I milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera. Questa varietà non si riferisce solo alla forma e alla struttura degli esseri viventi, ma include anche la diversità intesa come abbondanza, distribuzione e interazione tra le diverse componenti del sistema. “All’interno degli ecosistemi convivono ed interagiscono fra loro sia gli esseri viventi sia le componenti fisiche ed inorganiche, influenzandosi reciprocamente- evidenzia l’Ispra-. La biodiversità arriva a comprendere anche la diversità culturale umana. Che peraltro subisce gli effetti negativi degli stessi fattori che agiscono sulla biodiversità“. La biodiversità, quindi, esprime il numero, la varietà e la variabilità degli organismi viventi. E come questi varino da un ambiente ad un altro nel corso del tempo. La Convenzione Onu sulla Diversità Biologica definisce la biodiversità come la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, evidenziando che essa include la diversità a livello genetico, di specie e di ecosistema.biodiversità

Territorio

La diversità di ecosistema definisce il numero e l’abbondanza degli habitat, delle comunità viventi e degli ecosistemi all’interno dei quali i diversi organismi vivono e si evolvono.
La diversità di specie comprende la ricchezza di specie, misurabile in termini di numero delle stesse specie presenti in una determinata zona, o di frequenza delle specie, cioè la loro rarità o abbondanza in un territorio o in un habitat. La diversità genetica definisce la differenza dei geni all’interno di una determinata specie. Essa corrisponde quindi alla totalità del patrimonio genetico a cui contribuiscono tutti gli organismi che popolano la Terra. Dall’albicocca di Imola alla fragola di Romagna, dal grano Senatore Cappelli alla ciliegia di Cesena, l’alluvione che ha colpito il territorio romagnolo mette a rischio anche la biodiversità. Con intere produzioni cancellate dopo che gli agricoltori erano riusciti a salvarle dall’estinzione.

Climate change

I cambiamenti climatici però mettono a rischio ortaggi e frutti anche nel resto d’Italia e del mondo. È l’allarme lanciato in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, che è appena stata celebrata. Ed è stata annunciata la nascita del primo Centro di Ricerca Italiano dedicato alla Biodiversità. Un’iniziativa sulla scia dell’adozione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Convenzione sulla Diversità Biologica firmata nel 1992 a Rio de Janeiro, in Brasile. A causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, circa un milione di specie animali e vegetali sono minacciate di estinzione e molte potrebbero estinguersi entro pochi decenni. A partire da quelle dell’Emilia Romagna, dove l’alluvione ha devastato oltre 5mila aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese con una produzione per circa 1,5 miliardi di euro. Qui l’eccessiva acqua nei campi ha causato una perdita di almeno 400 milioni di chili di grano, decimando anche le semine del Senatore Cappelli, un grano duro che ha più di 100 anni.

Alluvione in Emilia Romagna. Foto tratta da un frame di un video dei Vigili del Fuoco

Minaccia

Ad esser minacciate sono anche le pesche, e in particolare le nettarine di Romagna Igp le cui origini risalgono al XIX secolo. Così come le albicocche Reale e Val Santerno di Imola. A esser finite sott’acqua sono anche Ciliegia di Cesena e la fragola di Romagna. A rischio è anche il recupero delle razze storiche. Come il maiale di mora romagnola. “L’alluvione ha colpito pesantemente anche la filiera del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp e molti dei nostri allevatori stanno facendo i conti con allevamenti rimasti sott’acqua nei giorni scorsi”, denuncia il presidente del Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp, Stefano Mengoli. Gli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi però vanno ben oltre l’Emilia-Romagna e coinvolgono tutto il territorio nazionale. Con la perdita di tre varietà di frutta su quattro. Dalle 8.000 a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate in pericolo. Monitorare il problema e trovare soluzioni sarà tra gli obiettivi del National Biodiversity Future Center coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Che prenderà il via, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con 300 milioni e 1.300 ricercatori. biodiversità

Mercato globalizzato

“La biodiversità – commenta il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida – costituisce un patrimonio inestimabile che si riflette nell’infinità varietà di cibo e prodotti agroalimentari di qualità“. Difenderla, aggiunge il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “non ha solo un valore naturalistico ma è una condizione necessaria per permettere alle produzioni agricole Made in Italy per affrontare il mercato globalizzato”. Tanti i prodotti, nel mondo, salvati dall’estinzione grazie al lavoro dei contadini. Dall’olio di Perilla della Corea del Sud, particolarmente ricco di Omega3, al Maca peruviano usato come afrodisiaco, dalla gelatina d’erba taiwanes al Taro, super tubero ghanese. Molti di questi sono stati esposti alla prima mostra mercato internazionale promossa dalla World Farmers Market Coalition. Supportata dalla Fao e ospitata da Coldiretti a Roma. “Non è casuale che la prima assemblea della coalizione sia ospitata in Italia. E’ un riconoscimento dell’eccellenza della rete agroalimentare del nostro Paese”, osserva il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.