Zambia, l’allarme dei vescovi: “Si diffondono i sex party tra gli adolescenti”

La Chiesa cattolica è preoccupata per il decadimento morale che ha inghiottito diversi ragazzi e ragazze, come dimostrato dai giovani coinvolti in attività immorali, come orge a base di alcool e sesso, a Lusaka e a Livingstone”. E’ il nuovo allarme sociale lanciato da p. Winfield Kunda, Direttore della Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale dello Zambia (Zambia Conference of Catholic Bishops – Zccb) pubblicato dall’organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie.

Emergenza sex party

L’appello di mons. Kundain segue la dichiarazione sulla scoperta, avvenuta il 3 settembre scorso, di un “sex party” in un’abitazione nei pressi di Lusaka, capitale zambiana, al quale hanno partecipato circa 70 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 18 anni. Si tratta dell’ultimo di una serie di episodi simili accaduti di recente sia nella capitale sia nella vicina Livingstone.

Il comunicato

“La diffusione di questi atti se non viene interrotta completamente e fermata, rischia di far esplodere la situazione. Lascia ognuno di noi sconcertati su quale genere di famiglia questi ragazzi potranno realizzare in futuro e di conseguenza su quello che diverrà la nostra nazione” continua p. Kunda. Oltre al rischio di gravidanze prematrimoniali, questo genere di atti accresce quello della diffusione dell’Hiv/Aids, sottolinea il portavoce della Conferenza Episcopale.

“I ragazzi che sono stati colti a commettere sesso di gruppo, non dovrebbero essere lasciati soli e dovrebbero invece venire consigliati sui pericoli di tali atti, avvertendoli che il futuro dello Zambia dipende da loro. I genitori non dovrebbero cercare di proteggerli ad ogni costo, ma devono essere pronti a lasciare che i loro figli siano instradati sul giusto cammino, aiutandoli nella loro formazione morale” conclude p. Kunda all’Agenzia Fides.

Aids a livelli allarmanti

Lo scorso marzo il Nyt lanciava l’allarme sieropositività in Zambia, uno dei Paesi più colpiti dalla sindrome da immunodeficienza acquisita al mondo. Secondo le ultime stime Unaids, su 13 milioni di abitanti, più di 1 milione è sieropositivo; di questi, ben 85mila sono bambini sotto i 14 anni. Oltre 20mila le morti all’anno dovute alla malattia e ben 370mila minorenni sono rimasti orfani di almeno uno dei genitori.