La vicinanza di Acs ai vescovi delle regioni ucraine assediate

La fondazione pontificia "Aiuto alla Chiesa che Soffre" raccoglie speranze e preoccupazioni dell'episcopato dell'Ucraina. Ponte solidale

Vescovi

Ponte solidale tra la fondazione pontificia Acs e i vescovi delle regioni ucraine assediate. Afferma l’episcopato: “Confidiamo nell‘atto di consacrazione di Papa Francesco”. A un mese dall’inizio della guerra molti fedeli in Ucraina ripongono tutta la loro speranza nella consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria da parte di Papa Francesco. Atto che che si tenuto ieri, in occasione della solennità dell’Annunciazione del Signore. Monsignor Stanislav Shyrokoradiuk, vescovo di Odessa, descrive il suo stato d’animo alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). Sottolinea il presule: Pieni di speranza preghiamo con il mondo intero e chiediamo preghiere. Crediamo nell’aiuto di Maria, Madre di Dio“.vescovi

Sos dei vescovi

Nonostante gli aspri combattimenti le comunità cattoliche ucraine hanno partecipato al solenne gesto del Pontefice. Attraverso novene e altre preghiere. Da Kharkiv, nell’Ucraina orientale, il vescovo Pavlo Honczaruk ha inviato un videomessaggio ad Acs. “Vorrei condividere con voi la mia gioia per l’iniziativa di Papa Francesco di consacrare la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria”. Tra tanta sofferenza e distruzione, l’atto di Consacrazione è “un segno della vittoria di Dio, di amore, di bontà e di vita. Anche la nostra diocesi, insieme ad altre in Ucraina, ha promosso novene al Cuore Immacolato di Maria. E abbiamo aderito a questo bellissimo evento”. Nel suo messaggio alla fondazione pontificia monsignor Honczaruk ha invitato a “pregare il Rosario per chiedere l’intercessione di Maria. Dio vi benedica!”.