VATICANO, IN UDIENZA DAL PONTEFICE IL PRESIDENTE DELLA BOLIVIA

Questa mattina, in Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto in udienza il Presidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia, Juan Evo Morales Ayma, che poi ha incontrato mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. “Durante i colloqui, svoltisi in un clima di cordialità – riferisce la Sala Stampa della Santa Sede – sono stati affrontati alcuni temi attinenti all’attuale congiuntura socio-economica del Paese, con speciale considerazione per le politiche sociali. Ci si è, quindi, soffermati sulle relazioni tra la Chiesa e lo Stato, evocando la lunga tradizione cristiana della Bolivia e il decisivo contributo della Chiesa alla vita della Nazione. Non si è mancato di fare riferimento anche a questioni di comune interesse, quali l’educazione, la sanità e l’aiuto ai più poveri. Nel prosieguo delle conversazioni sono state passate in rassegna alcune situazioni internazionali”.

Morales ha portato in dono al Papa il busto di un leader indio che guidò una rivolta contro le autorità coloniali alla fine del 1700 e una lettera dei movimenti popolari che Francesco ha incontrato sia in Vaticano nel 2014 che nel 2015 in Bolivia, entrambe le volte in presenza dello stesso Morales. Al momento dei saluti conclusivi, il presidente boliviano ha introdotto al Papa il seguito di cinque persone ed ha poi mostrato i regali che gli aveva portato.

Bergoglio ha regalato a Morales la consueta medaglia di San Martino che stende il suo mantello sopra un povero. Il presidente ha precisato: “Vengo da un paese il cui santo patrono è San Francesco, sono stato nel sindacato San Francesco e ora c’è Papa Francesco”. Il Papa ha anche regalato al leader latino-americano due suoi testi: “Il nome di Dio è misericordia” e l’esortazione apostolica “Amoris laetitia”. Morales è il primo capo di Stato a cui la regala dopo la sua recente pubblicazione.

Morales partecipa oggi ad una conferenza stampa a 25 anni dalla enciclica sociale di Giovanni Paolo II “Centesimus Annus”, ospitata dalla Pontificia accademia delle Scienze sociali. Alla stessa conferenza vi prendono parte anche Bernie Sanders, candidato alle primarie democratiche Usa, e il presidente ecuadoriano Rafael Correa.