Vademecum per riconoscere gli “artigiani del diavolo”

Quando non si crede più in Dio si rischia di credere a tutto”, profetizzò lo scrittore inglese Gilbert K. Chesterton, inventore del fortunato ciclo di romanzi polizieschi di cui e protagonista il sacerdote-detective padre Brown. Ormai gran parte dell’Occidente secolarizzato non crede piu in Dio, lasciandosi manipolare da santoni, guru e professionisti del marketing del sacro. Una resa incondizionata all’astuzia di chi vende la fede light, il paradiso in terra e la liberazione dall’opprimente senso del peccato. Insomma, tutto e subito, apparentemente gratis. A patto, però, di sottoporsi al culto della personalità di sedicenti leader carismatici che richiedono adesione all’organizzazione senza reale conversione né partecipazione religiosa, ma spesso riescono ad azzerare libertà personale e conti in banca dei loro fedeli. Lo aveva ben capito l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Giacomo Biffi, quando vent’anni fa esortava adulti e ragazzi a essere credenti e non creduloni. “Artigiani del diavolo” (Rubbettino) poggia sulla solida esperienza sul campo dell’esorcista e sacerdote di “frontiera” don Aldo Buonaiuto, animatore generale del Servizio Antisette dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ente internazionale di diritto pontificio fondato da don Oreste Benzi e diffuso in tutto il mondo. A sostegno delle vittime delle organizzazioni settarie, don Buonaiuto, teologo-antropologo e demonologo che, con Oreste Benzi, ha costituito nel 2002 il numero verde nazionale 800-228866 che collabora con le forze dell’ordine e le procure nei casi di culti criminogeni. Al suo impegno in prima linea si è affiancato un approfondito lavoro di scavo giornalistico sulla manipolazione delle credenze religiose a scopo di frode e sopraffazione e sulle infiltrazioni settarie in realtà ecclesiali a danno della Chiesa.

Esortazione a non minimizzare

Il fil rouge del libro “Gli artigiani del diavolo” è l’esortazione alla denuncia, al non banalizzare né sottovalutare determinati campanelli d’allarme e a osservare con attenzione i comportamenti di chi ci è accanto. Poiché il male, da solo, non si ferma. Come nel romanzo Pastorale americana, scritto nel 1997 da Philip Roth, in cui si racconta la vita del suo personaggio principale, Seymour Levov (“lo svedese”), e, in particolare, di come le sue grandi doti personali e i suoi enormi sforzi non siano sufficienti a evitare un disastro familiare. In questo libro (Premio Pulitzer per la narrativa nel 1998) si narra la vita dello “svedese”, apparentemente perfetta, con una famiglia armoniosa, affari soddisfacenti e una bella casa immersa nella natura delle zone rurali del New Jersey, il cui principale problema sembra essere il fatto che Merry (unica figlia di Seymour) balbetti. Ma, mentre infuria la guerra del Vietnam e i disordini razziali degli anni Sessanta distruggono il centro di Newark, Merry, ormai sedicenne, diventa sempre più ribelle e politicizzata e si unisce all’organizzazione politica di estrema sinistra dei Weathermen. La “vita pastorale” di Levov viene distrutta quando Merry compie un attentato dinamitardo contro un ufficio postale, uccidendo una persona, dandosi poi alla fuga e, in seguito, per soffocare il senso di colpa, aderendo a una setta di matrice induista. Quando il padre la va a trovare, lei è ormai totalmente plagiata e il padre la trova con una bandana sulla bocca per non uccidere i microbi, cammina scalza, ha i denti tutti cariati ed è sporca perché non si lava in segno di “rispetto con tutte le creature che non vediamo e che vivono nel cosmo”.

Testimonianze inedite

Attraverso testimonianze e approfondimenti scientifici, nel saggio-inchiesta “Gli artigiani del diavolo” sono state rintracciate e dettagliatamente descritte le numerose porte d’accesso alle sette occulte disseminate nella società attuale. E stato, inoltre, ricostruito il quadro del sistematico e abilmente dissimulato attacco alla fede cattolica attraverso il ribaltamento strumentale di contenuti e fondamenta del bimillenario “depositum fidei”. Un viaggio sorprendente e inquietante, con l'esca dei corsi di meditazione e dei seminari intensivi, il boom sui social network dei gruppi di filosofie orientali, lo scouting delle sette tra gli appassionati di culti alternativi. E così interi brani vengono copiati ogni giorno dalle Sacre Scritture, reinseriti e amalgamati in pseudoteologie e percorsi di liberazione interiore che dilagano attraverso il web e confluiscono in gruppi pilotati da santoni e guru che garantiscono di risolvere disagi materiali e spirituali e invece finiscono per produrre un asservimento personale che sfocia persino in violenze sessuali rituali e sottrazione di patrimoni familiari. Le storie e le testimonianze raccolte in questo libro provengono dalla ventennale esperienza del Servizio Antisette e uniscono le segnalazioni poi convogliate in inchieste giudiziarie e in attività d’indagine delle forze dell’ordine all’azione pastorale svolta a sostegno delle vittime delle organizzazioni settarie. L'identità e le circostanze sono state travisate per non rendere riconoscibili le vittime delle sette e per non esporle a ritorsioni.